Trump meglio del Papa: “Vergogna” le olimpiadi anticristiane

· 30 Luglio 2024


Cari ascoltatori, guardando fuori dall’Italia, qual è l’unico leader occidentale che ha criticato l’inaugurazione woke, grottesca e mortificante, delle Olimpiadi francesi? Lui, Donald Trump che, in un’intervista rilasciata alla Fox, a domanda precisa ha risposto così: “Sono di mentalità molto aperta, ma ho pensato che quello che hanno fatto fosse una vergogna”. Donald Trump è un miliardario newyorkese e, come il suo amico Rudy Giuliani, non appartiene all’ala evangelica del Grand Old Party, sebbene parli anche a quella sensibilità; diciamo anche che il percorso personale non ha mai presentato un particolare bigottismo. Ma il vero punto è culturale, e Donald Trump l’ha colto.

Non solo: è l’unico leader occidentale ad aver pronunciato queste parole e, a nostro giudizio, ha ragione doppiamente. Anzitutto a monte, perché è demenziale la sola idea di trasformare l’inaugurazione delle Olimpiadi – un evento che si riferisce all’epica del grande sport al quale partecipano nazioni connotate da una storia – in un frullato woke, con barconi che si richiamavano tutti alla iconografia LGBT, rivelando proprio l’ossessione dell’ideologia contemporanea: una scelta stilistica discutibile e impoverente rispetto alla grandezza dell’evento.

In secondo luogo c’è l’aggravante della irrisione trans dell’Ultima cena. Dal silenzio che è stato calato di fronte alle prime reazioni, si intuisce che devono essersi accorti di averla fatta grossa, che la sensibilità cristiana rappresenta ancora qualcosa in Occidente. Hanno abbozzato dicendo che non si trattava dell’Ultima cena, ma era un rimando all’iconografia di Dioniso. Ora, che in generale questa baracconata woke strizzasse l’occhio al mito dionisiaco era visibile, ma ha svilito anche quello, perché non è che Dioniso sia sovrapponibile agli LGBT contemporanei. Non è che la profondità del dionisiaco, non vorremmo citare Frederick Nietzsche di prima mattina, sia riducibile alla lotta woke per vocali e  consonanti.

Insomma, il riferimento all’Ultima Cena di Leonardo c’era eccome, era chiaro nella disposizione dei personaggi, nella scelta delle posture. E che sia stata una scelta offensiva è altrettanto chiaro, ma ad averlo detto con chiarezza è stato solo Donald Trump; mentre non l’ha detto, per esempio, il Papa. L’hanno detto sì i vescovi francesi, l’hanno detto molti esponenti del mondo cristiano e cattolico, l’hanno detto molti intellettuali vicini a questa sensibilità, ma il Papa ha reputato di non intervenire. Donald Trump invece sì, dimostrando ancora una volta che, anche se non è il nostro ideale, Trump ci serve. Perché nei suoi quattro anni di governo l’America e l’Occidente sono andati bene, e perché è un formidabile antidoto alle baracconate dell’ideologia contemporanea. Go, Donald, go.


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