BB è stata un manifesto anti-islamista (e tutti zitti)

· 29 Dicembre 2025


Cari ascoltatori, su Brigitte Bardot in quanto mito non aggiungeremo nulla, arriviamo ultimi e comunque i miti si definiscono da soli: è stata una donna autenticamente libera, libertaria nello stile di vita, un esempio di emancipazione femminile che lei ha fatto esplodere nel mondo prima che arrivassero i seriosi convegni femministi, fin dall’impatto visivo che ne mostrava la forza spontanea, esistenziale, non ideologica, anche ludica.

È invece molto interessante guardare alle posizioni culturali del personaggio pubblico Bardot, politiche in senso lato, che peraltro non ha mai lesinato: eppure sui giornaloni le trovate, nel migliore dei casi, come appendice folkloristica legata alla seconda parte della sua vita, dopo che si è appartata dal mondo del cinema. Anzi, quando le sue posizioni risultavano troppo disallineate, sono state archiviate sotto la voce ‘ultima stagione della vita, un po’ rincoglionita’.

Al contrario, BB ha mostrato che a fianco del mito c’è sempre stata una donna lucida, orgogliosa delle proprie radici, che non ha paura di andare controcorrente. E infatti – sorpresa ! – ha preso più volte posizione a proposito del rischio islamizzazione, della possibilità che il suo Paese, la Francia, e per estensione l’Europa e l’Occidente, cambiassero volto, diventassero irriconoscibili, addirittura si capovolgessero.

Un esempio: un paio d’anni fa BB ha rilasciato un’intervista ai microfoni del prestigioso settimanale francese “Valeurs actuelles” in cui ha dipinto una società in piena decadenza: “Un tempo avrei detto che non volevo vivere in una Francia islamizzata, oggi dico che non voglio morire in una Francia islamizzata”. Qui va oltre Houellebecq: BB registra che già ora i francesi vivono in una Francia islamizzata e questo è avvenuto nella République dei lumi, della laicità. La Bardot ha continuato: “È l’islam in generale, l’invasione islamista a essere terribilmente pericolosa per l’identità e la cultura francese, è l’opposto della nostra civiltà”, cioè l’opposto di quello che proprio lei ha rappresentato, una sfrontata e laica libertà. E commentando gli episodi di terrorismo ha registrato dalla cronaca che “gli assassini sono spesso di origine islamica e lo rivendicano”

Per queste sue posizioni, che ha ribadito più volte, nella Francia del free speech Brigitte Bardot ha dovuto pagare delle multe, è stata condannata per islamofobia: davvero ha torto quel buzzurro di J.D Vance quando sostiene che la libertà di pensiero in Europa è a rischio?

Ricordiamo solo la più recente indagine del prestigioso istituto Ifop, dal quale risulta che la maggioranza dei giovani musulmani francesi vuole l’applicazione della sharia; e anche che i servizi segreti francesi hanno denunciato pubblicamente che i Fratelli musulmani hanno un piano di infiltrazione, di cambiamento capillare del tessuto sociale e antropologico francese. L’islamizzazione è in corso, e BB lo ha detto quasi solitaria nel bel mondo del jet set dominato dalla rive gauche. Ebbene, guardiamo oltre il mito di questa grande donna libera, guardiamo alle sue coraggiose posizioni pubbliche: aveva ragione, l’islamizzazione è l’opposto della nostra civiltà.


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