A Elly la sbronza non passa: ora la tassa Mamdani

· 6 Novembre 2025


Cari ascoltatori, i postumi della sbronza-Mamdani (un sindaco a un oceano di distanza, mah) giocano brutti scherzi a sinistra, in particolare a Elly Schlein: la segretaria del Pd ci ha regalato una perla insuperabile: la tassa Mamdani! L’ideona per recuperare consensi e posti in classifica nei sondaggi Pd è un adeguamento linguistico (e all’ossessione per il sindaco di New York) di un vecchio pallino masochista della sinistra: la patrimoniale.

La “tassa Mamdani”, che Elly ha inventato nei fumi di quella vittoria su un altro continente, che quindi non la riguarda, andrebbe ad aggiungersi alla dozzina di tasse patrimoniali già esistenti in Italia – che forniscono un gettito di circa 50 miliardi di anni allo Stato. Durante un evento al Tempio di Adriano, quando le è stato chiesto se condividesse la tassa Mamdani sui super miliardari (nascono sempre così le patrimoniali: sui super miliardari. Poi si scopre che le pagate voi, che miliardari non siete), ha risposto che “questa è una questione già affrontata, dichiarandoci a favore di una tassazione a livello europeo sulle persone che hanno milioni a disposizione”. Milioni che però sono stati legittimamente guadagnati o ereditati, e da persone che spesso con la loro attività generano posti di lavoro e profitti anche per altri.

Elly ha rivendicato “la mozione unitaria fatta con le opposizioni” – notiamo che riescono a essere unitari solo quando si tratta di appioppare tasse – per, appunto, “una tassazione vera sugli extra profitti, non solo sulle banche, ma anche sulle società energetiche, quelle del comparto della difesa”: ma sì, abbondandis ad bondandum, dicevano nella celebre scena della lettera Totò e Peppino, i precursori dei suoi alleati Fratoianni e Bonelli, abbondiamo, “siamo a favore di una tassazione a livello europeo sulle persone che hanno un milione a disposizione”. Se bisogna imbastire un soviet, consegnano la pratica direttamente in mano a quello europeo: anche perché, giustamente, dubitano che gli italiani darebbero il loro consenso a questa nuova ondata tassaiola.

Ecco, Elly Schlein è molto contenta della sua idea: “Nessuna paura, ma i capitali viaggiano più velocemente delle persone, non ci sottraiamo, ma servono gli strumenti giusti”, ergo bisogna trovare un modo per impedire la fastidiosa libertà di circolazione di persone e capitali. In sostanza, la “nuova” proposta del Pd è un’ennesima tassa patrimoniale, stavolta chiamata “tassa Mamdani” e lanciata seriamente nell’ebbrezza della vittoria di un islamista socialista radicale a New York. Ma quando le passerà la sbronza?


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