Macché sciopero, ci sono solo odio e violenza

· 22 Settembre 2025


Cari ascoltatori, se in Italia non esistesse un problema di odio e di violenza politica incistati per lo più nel coccolatissimo ambiente della sinistra radicale, oggi sarebbe andato in scena quello che il mainstream ci aveva annunciato tra squilli di tromba esultanti: uno sciopero generale in nome delle ragioni di Gaza e contro il cosiddetto genocidio, che già di per sé è l’ennesimo caso di scollamento tra la retorica sindacale e i lavoratori in carne e ossa. ma quel che si è visto oggi è addirittura tutt’altro: una guerriglia urbana nelle principali città d’Italia, in nome dell’odio politico da parte degli squadristi rossi pro-pal.

Milano è stato il caso più clamoroso, in particolare alla stazione Centrale: per ore questi galantuomini hanno imperversato, divelto cartelli stradali, distrutto cestini e transenne, hanno cercato di sfondare le vetrine e le porte d’accesso della stazione. La polizia è riuscita a respingerli, ma gli scontri si sono poi trasferiti nel piazzale adiacente: sassi, bottiglie, scene di panico di turisti pendolari che scappavano terrorizzati con le valigie in mano dalle vie circostanti alla stazione.

A Torino il corteo di estremisti filopalestinesi ha dato fuoco all’immagine della premier Giorgia Meloni; a Bologna, Firenze, Marghera, sono state bloccate le autostrade e sono stati inflitti disagi in serie contro questi orrendi italiani che vanno normalmente a lavorare. Anche a Trieste ci sono stati dei pesanti scontri con le forze dell’ordine, contro cui gli squadristi pro-pal hanno usato anche degli idranti.

Tutto questo non c’entrava nulla con lo sciopero, né con i lavoratori italiani. Si è vista solo violenza politica, odio e antagonismo di estrema sinistra, rispetto a cui il pretesto di Gaza è una mera questione di marketing, una scusa per tirare sassaiole contro i poliziotti, vandalizzare biciclette e automobili di liberi cittadini, un’azione di squadrismo rosso (l’unico sopravvissuto) che oggi si dichiara pro-pal.

E allora non ce la menino più col fatto che non esiste l’odio politico: c’è eccome, è antagonismo violento e si trova negli ambienti della sinistra estrema. Lo vediamo tutti i giorni ma non viene mai condannato dalla sinistra istituzionale, anzi. Non è accettabile e non lo accetteremo mai.


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