La Flotilla è una cagata pazzesca

· 25 Settembre 2025


Cari ascoltatori, oggi ci è tornata in mente un’immortale vetta dell’arte cinematografica italiana: il “Secondo tragico Fantozzi”, e nello specifico l’altrettanto immortale scena in cui il ragionier Ugo, sottoposto da anni a proiezioni del film “La corazzata Potëmkin” cui segue dibattito, sale sul palco e davanti a tutti i colleghi lancia il celebre grido liberatorio: “La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca!”: 92 minuti di applausi.

Perché ci è tornata in mente quella scena e ci aggrappiamo a essa? Ci riferiamo al tema che da settimane viene celebrato nei talk show: la Flotilla. Non i salari, o la situazione geopolitica delicatissima o il discorso della premier all’Onu, bensì questa gloriosa missione umanitaria, partita a scoppio ritardato perché pioveva e venivano male i selfie, e che al momento sembra più una scampagnata in giro per il Mediterraneo. E al cui interno è già esplosa la discordia, uno psicodramma woke, quando i signori islamici hanno detto che non volevano gli esponenti della comunità LGBT perché li considerano una minaccia per i loro figli. Ma che sorpresa, chi l’avrebbe detto.

L’incidenza degli aiuti umanitari portati dalla Flotilla verso Gaza si è rivelata pari allo 0,5%: il governo italiano, tanto vituperato e accusato di essere complice del massacro, fa molto di più. Inoltre offre a questi signori di consegnare lui stesso gli aiuti a Israele che poi li distribuirà, ma non si può, è vietato fornire gli aiuti ai sionisti maledetti. Allora li si potrebbe dare a Cipro che poi, attraverso i canali collaudati della Chiesa Cattolica e della Croce Rossa, li farebbe arrivare ai civili nella striscia di Gaza. Invece non va bene neanche questo. Sorge dunque il sospetto che la questione degli aiuti sia strumentale a far parlare di sé, ma, sia chiaro, è solo una malizia…

Per quanto riguarda gli attacchi e le minacce, ovviamente tifiamo per l’incolumità di tutti i presenti sulla Flotilla. Ma le stranezze non è che manchino anche qui: gli attivisti hanno detto che uno degli attacchi sarebbe partito con una musica fortissima degli Abba, tipo una parodia della Cavalcata delle Valchirie di Wagner in Apocalypse Now. Comunque, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha messo a disposizione una fregata della Marina italiana – un’iniziativa molto zelante – ma ha già chiarito che non potrà garantire la loro protezione in acque israeliane. La Flotilla vorrebbe però forzare un blocco navale, per cui la prospettiva è di passare dalla commedia a un potenziale drammatico. Insomma, il dibattito parlamentare di queste ore è appeso alla Flotilla. Per questo ci vuole, qualcuno che alzi fiero il grido liberatorio: “La Flotilla è una cagata pazzesca!”.


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *




Radio Libertà

Background