Tajani scornato sullo ius scholae. Da Pier Silvio!

· 9 Luglio 2025


Cari ascoltatori, dalla tajanata estiva, l’ideona di Antonio Tajani di far sua la battaglia per lo ius scholae fino a votarla con la sinistra, siamo passati al Tajani scornato. Oggi, alla presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, il gran cerimoniere di casa Pier Silvio Berlusconi è stato molto loquace anche su temi differenti, per esempio sulla politica. E sulla riforma della cittadinanza, così amata dal blocco tajanesco di Forza Italia, ha detto: “Condivido in linea di massima il principio, onestamente ho dubbi sulla priorità: non mi sembra una necessità tra le prime per gli italiani, tempi e modi mi vedono un po’ scettico. Mi spiace per Taiani, ma sono più contro che a favore, perché non è il momento. Però è falso che Tajani ha portato avanti lo ius scholae seguendo indicazioni ideali mie o di Marina”. Ora, se Pier Silvio Berlusconi si dichiara più contro che a favore dello ius scholae, che in queste settimane è principale parola d’ordine di Forza Italia nel dibattito politico, una discrasia c’è e se fossimo Tajani qualche domanda ce la faremmo.

Pier Silvio Berlusconi, che non è un estremista di destra né un bavoso sovranista, ha detto una cosa che chiunque frequenti la trincea dell’economia reale, dal ferramenta all’angolo alla grande azienda come Mediaset, sa: lo ius scholae non è affatto il primo pensiero degli italiani, oltre a non essere la priorità del centro-destra; al massimo è una priorità del Pd, che la portò nel programma e fu sconfitto alle elezioni. A chi ogni giorno alza la serranda e si scontra col moloch burocratico-fiscale e ciò nonostante continua, anche in modo controintuitivo, a mandare avanti il Paese, quella cosa non interessa. E tantomeno interessa al vasto strato sociale, economico, antropologico di centro-destra.

Per questo, a nostro avviso, Pier Silvio Berlusconi ha fatto una valutazione politica più acuta di quella di Antonio Tajani, che di mestiere dovrebbe essere un politico, ma appena fa caldo tira fuori questa cosa dello ius scholae: nella speranza, presumiamo noi, di differenziarsi dai soci di coalizione, Lega in primis.
Ecco, Tajani si è indubbiamente differenziato, ma così male che Pier Silvio Berlusconi lo ha dovuto pubblicamente rintuzzare. E a questo punto non ci resta che sperare che almeno per questa estate le tajanate siano finite.


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