Caro Tajani, lo ius scholae è roba del partito di Repubblica

· 4 Luglio 2025


Cari ascoltatori, abbiamo già chiarito che lo ius scholae è un punto del programma del Pd, non del programma del centrodestra. Ma oggi emerge molto più chiaramente che il vero partito dello ius scholae non è il povero Pd, ma il quotidiano Repubblica, che ne ha fatto la sua battaglia estiva.

Il giornale-partito, che negli ultimi lustri ha spesso dato la linea alla costellazione di sinistra, ha sempre incarnato il pulpito dell’Italia dei migliori-buoni-giusti, degli accoglienti nei quartieri altrui. Ovviamente, di massima gli accoglienti stanno nelle ztl e gli unici stranieri che vedono sono quelli che portano loro il caffè: Repubblica è un giornale che tende a guardare “l’altra” Italia con un certo disprezzo.

Ebbene, oggi Repubblica non contiene l’entusiasmo per aver lanciato questa bolla dello ius scholae che incredibilmente ha trovato il consenso di un pezzo di centrodestra, cioè Antonio Tajani e Forza Italia: la lancia in prima pagina e con due intere paginate all’interno, con Tommaso Ciriaco che intona una sorta di peana a questi non-più-barbari di Forza Italia (la ragione sociale di Repubblica è stata a lungo l’antiberlusconismo).

L’articolo è un crescendo rossiniano, tutte le opposizioni stappano lo champagne: l’apertura di Giuseppe Conte, il sì di Avs, perfino Italia viva e +Europa. Ci sono tutti tranne i partiti del centrodestra – a eccezione di Forza Italia – che sono così testardamente reazionari da restare ancorati al loro programma e al mandato ricevuto dagli elettori. “Resta un nodo, però”, ammonisce Repubblica, che dà la linea anche a Forza Italia, “è pronto il partito fondato da Silvio Berlusconi a calendarizzare il testo? Antonio Tajani dice di sì, anche se non immediatamente”. È chiaro anche a loro che dopo aver lanciato una provocazione, non sempre Tajani ha il physique du rôle per sostenerla.

Nelle stesse pagine Repubblica, per evidenziare il contrasto con i barbari al governo, se la prende con la Lega e con Silvia Sardone, che ha definito il velo islamico integrale “un sacco della spazzatura”. Vorremmo ricordare ai colleghi che Oriana Fallaci, con una dose di coraggio un filo maggiore dei cronisti di Repubblica, stando davanti all’ayatollah Khomeini lo definì “stupido cencio medievale”.

La cosa di cui non ci capacitiamo è che il partito fondato dall’uomo che in Italia ha inventato la formula del centrodestra, Silvio Berlusconi, il quale era contrario allo ius scholae, sia diventato una succursale del partito di Repubblica. Speriamo di essere smentiti, perché questa faccenda non si giustifica neanche con un colpo di calore di questo luglio estremo.


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