Infrazione di fake news sul nuovo codice della strada
Giovanni Sallusti · 20 Novembre 2024
Cari ascoltatori, l’ultima fake news è durata meno del famoso gatto in tangenziale, perché per qualche ora tutto il mainstream allineato con la sinistra e il suo il “tassa e spendi” ha suonato l’allarme sul nuovo Codice della strada, che darebbe vita a una grandinata di megamulte e forme mascherate di tassazione contro gli italiani. Secondo costoro si trattava di un impazzimento del ministro competente Matteo Salvini, una misura in direzione contraria alla ragione sociale del centrodestra, cioè diminuire la vessazione storica che grava sul cittadino.
Ma nel Codice, approvato con agilità in Senato, di vessazioni non ce n’è l’ombra: c’è invece una serie di norme di buonsenso, pensate per arginare fenomeni che le stesse anime belle dicevano giustamente essere in crescita inaccettabile, a partire dalle stragi sulle strade. Vediamo i punti salienti.
Stretta su alcol e droga al volante: nessuno dotato di neuroni, e non sotto l’effetto delle suddette sostanze, può contestare che si tratti di uno dei principali fattori che mettono a rischio la vita, la sicurezza e la libertà altrui. Stop ai monopattini selvaggi: provvedimento sacrosanto che immaginiamo non piacerà ai radical che sul monopattino hanno costruito un’ideologia. Questi mezzi, finora non controllati, hanno già causato incidenti e morti, vanno regolamentati con targa, casco, assicurazione: è dura imbastirci su una polemica.
Un altro argomento è la sicurezza e la prevenzione per i neopatentati: per i primi tre anni di guida si potrà guidare solo con auto di cilindrate più basse, e saranno avviati corsi di educazione stradale a scuola. Che critica si può fare? Poi c’è un punto che ci fa davvero felici: stop alla giungla degli autovelox, che dovranno essere usati in modo trasparente, riconoscibile. Deve terminare l’abuso dello strumento come via surrettizia per far cassa, questo sì che era vessare il cittadino, intrufolandosi indebitamente nel suo portafogli: questo è un provvedimento proprio di linea liberale.
Altra questione su cui è impossibile polemizzare: stop al cellulare al volante. Chiunque sia un essere pensante, di destra o di sinistra, vi dirà che è una pratica folle e rischiosissima e va combattuta, è uno dei principali fattori di incidenti, ed è giusto prevedere la sospensione della patente: anche qui, il buon senso si fa legge. Poi c’è l’ufficializzazione che chi abbandona gli animali è un criminale, cosa che non può essere contestata prima di tutto da parte delle anime belle che flirtano con l’animalismo e provano più empatia per gli animali che per gli esseri umani. Noi non siamo tra quelli, ma riconosciamo che non si può abbandonare un animale: bene il ritiro della patente.
L’unico inasprimento delle multe previsto è per chi parcheggia su posti riservati ai disabili: è sacrosanto, perché non solo è un’infrazione, ma prima di tutto è una pratica umanamente odiosa, che colloca fuori dalla convivenza civile. Sono poi previste maggiori tutele per motociclisti e ciclisti: il codice incentiva gli enti locali a installare specifici guardrail, e anche qui farci della politica e dell’ideologia è arduo.
La fake news di cui sopra, che si è auto-smantellata in breve, è nata sull’onda della non notizia che la sinistra ha vinto in Emilia Romagna: ha tentato di dipingere un governo in difficoltà, talmente allo sbando da capovolgere le proprie politiche. E invece niente: il nuovo codice della strada è un provvedimento di lucidità, di concretezza, che su alcuni snodi – per esempio basta monopattini selvaggi e basta giungla degli autovelox – è limpidamente nella linea politica auspicata dall’elettorato della Lega e del centrodestra.
Aspettiamo la rivoluzione fiscale? Sì. Aspettiamo la rivoluzione della giustizia? Sì. Ma non inventatevi cose che non esistono.