In Liguria la sinistra ha davvero paura e scatena teleSchlein
Giovanni Sallusti · 25 Ottobre 2024
Cari ascoltatori, a sinistra devono avere una paura davvero tremenda che il centrodestra vinca le imminenti elezioni in Liguria, regione niente affatto secondaria. Questo voto, infatti, non avviene alla sua scadenza naturale, ma a causa di una spallata giudiziaria alla giunta di centrodestra. E questa spallata è arrivata perché avevano già paura di un dato palese, quotidiano: un buon governo di centrodestra ha contraddetto il recente passato, ha rotto la rete di clientele storiche della sinistra, ha sviluppato gran parte delle enormi potenzialità attrattive internazionali che ha questa Regione.
La Liguria è stata amministrata bene, come è riconosciuto dagli indicatori: è la regione, in proporzione alla popolazione, che è cresciuta di più, Lombardia compresa. È da questo che scaturisce il famoso Toti-gate, questo teorema per cui cenare con degli imprenditori che fanno degli investimenti in un polo strategico come il porto di Genova non è positivo e lodevole, ma è un reato terribile, peggio se la cena avviene su uno yacht, che è un luogo immorale.
Il fatto, però, è che si sono accorti che la spallata giudiziaria non è bastata, perché il centrodestra, con intelligenza, ha comunque rivendicato con successo la stagione del buon governo. No solo: ora lo ripropone in continuità, candidando l’attuale sindaco di Genova Marco Bucci, un altro che ha amministrato bene la sua città, un esempio per tutti la vicenda del Ponte Morandi.
La paura a sinistra di cui si diceva a questo punto si deve incarnare nell’altro lato del circo mediatico-giudiziario (citiamo sempre con piacere Giuliano Ferrara), quello mediatico. Così, ieri sera “Piazza Pulita” ha fatto un servizio di raro equilibrio, nel quale Toti è stato raffigurato come il fratello cattivo di Al Capone, includendo anche delle imprecisioni relative ai capi di imputazione, e in cui è stato stigmatizzato perfino il fatto che delle serate elettorali possano avere luogo in una discoteca. Peggio di tutto, sotto il profilo della correttezza (noi pensiamo sempre a una contesa liberale e civile), Report ha annunciato, tramite il suo conduttore Sigfrido Ranucci, che domenica sera, cioè a urne aperte, trasmetterà un’inchiesta-bomba su quello che è accaduto in Liguria.
Non sappiamo che cosa ancora avranno da svelare, ma ci aspettiamo per certa una tirata moralistica savonarolesca di Ranucci contro il governo uscente della Regione, ovviamente senza alcun contocanto, né un cenno a com’era il sistema Pd che l’ha tenuta imprigionata. Attacchi, sbavature, truppe cammellate tv: sì, hanno davvero paura.