Chi critica Israele provi un giorno da israeliano
Giovanni Sallusti · 19 Settembre 2024
Cari ascoltatori, stamattina i giornali sono pieni di soloni col sopracciò preoccupati e scandalizzati perché lo Stato di Israele si difende dai suoi nemici. Ci riferiamo al doppio colpo, tecnicamente inedito, sferrato dal Mossad, che ha fatto esplodere prima i cercapersone, poi i walkie talkie in mano ai terroristi Hezbollah, secondo il New York Times assemblati e “truccati” in Ungheria, dopo un lungo lavoro di spionaggio e accreditamento, da un’azienda aperta ad hoc.
Vorrei quindi proporvi un esperimento mentale: provate a calarvi nell’idea di come potreste vivere un giorno da cittadino israeliano. Anzitutto sai che dal giorno in cui è nato, il tuo Paese è stato attaccato da tutti i suoi vicini per cancellarti, per realizzare quello che a Hitler non era riuscito, cioè farla finita con gli ebrei. Se questo Stato esiste è perché i tuoi nonni, i tuoi padri hanno respinto questi attacchi e vinto le guerre che ne sono conseguite. Oltre alla memoria storica, poi, c’è l’attualità, che non è diversa: nella parte sud di Israele c’è la Striscia di Gaza, abbandonata per volontà di Ariel Sharon e lasciata ai palestinesi, da anni in mano ai tagliagole islamici di Hamas. Di che cosa sia capace Hamas son piene le cronache e la galleria di orrori seguiti all’attacco del 7 ottobre è attualità.
A nord ci sono i gentiluomini di Hezbollah, altra protesi del regime iraniano, che è il vero burattinaio dell’antisemitismo mediorientale e globale. Anche loro ogni giorno ti sparano addosso di tutto, sempre con lo stesso scopo fin dai tempi dell’ayatollah Khomeini, cancellare l’entità sionista. Ancora più su c’è la Turchia del sultano Erdogan, espressamente nemico di Israele, che più volte ha minacciato di intervenire contro lo Stato ebraico con tutto il proprio peso militare. Al confine di nord est c’è la Siria (ricordiamo la famosa questione delle alture del Golan), il cui regime è legato a filo doppio con Teheran, e anch’essa minaccia militarmente gli israeliani. E infine, oltre confine ci sono la Giordana e l’Egitto, con i quali attualmente Israele, solo dopo aver vinto guerre storiche e aver dimostrato che è un Paese che tiene il punto, ha un rapporto o di alleanza implicita, di convivenza pacifica.
Allora, se vivi in questa situazione ogni giorno e puoi finire in mezzo a un attentato in ogni momento – tu o la tua famiglia, i tuoi figli – avrai pure il diritto di difenderti, di far valere la tua superiorità tecnologico-militare israeliana, che è anche la superiorità tecnologico militare occidentale? Voi che cosa fareste, se foste cittadini israeliani?