Atlanta batte Bruxelles: il futuro si gioca negli Usa

· 27 Giugno 2024


Cari ascoltatori, oggi tutti vi diranno che è fondamentale quello che accade a Bruxelles, dove nel pomeriggio inizierà il Consiglio europeo, durante il quale ci si occuperà delle nomine agli incarichi apicali. Questo evento è sicuramente importante, con un asse franco-tedesco delegittimato dagli elettori che vuole davvero lasciar fuori l’Italia, cosa che sarebbe inaccettabile per tutti, incluso il presidente Mattarella: sarà interessante vedere come la Premier Meloni si comporterà rispetto alle trame dei soliti “caminetti” che lei ha già stigmatizzato e che intendono regalarci un assetto istituzionale gattopardesco nonostante il vento di destra che soffia nei principali Paesi europei.

Tuttavia, il Consiglio europeo a Bruxelles oggi arriva secondo: per il mondo libero l’evento più importante infatti si terrà ad Atlanta in nottata (per noi) negli studi della Cnn: il dibattito tra Joe Biden e Donald Trump, il primo di due confronti programmati da qui a novembre fra i contendenti che si giocano l’ingresso alla Casa Bianca. Atlanta batte Bruxelles perché le sorti del mondo libero passano ancora da Washington. Lì di caminetti non ce ne sono, i candidati sono uno contro l’altro e l’unico scopo è intercettare il consenso popolare: mi pare una bella differenza, nel metodo.

Ma l’importanza di questa campagna elettorale e quindi di questo dibattito sta soprattutto nel confronto fra due agende, due visioni dell’America e quindi dell’Occidente: siamo a un bivio profondo nella storia americana e, ripetiamo, occidentale. Trump arriva al dibattito ben in forze: la decisione di alcuni miliardari della Silicon Valley di finanziare la campagna del candidato repubblicano ha rotto perfino un fronte dem che sembrava impenetrabile. Trump, dal canto suo, potrebbe annunciare il nome di un vice presidente moderato, per tranquillizzare i repubblicani “d’apparato”; dall’altro lato, Biden si gioca la carta Assange, che ha appena liberato, per tenere a sé la sinistra.

Insomma, stanotte vedremo sfidarsi due agende contrapposte, e se vogliano avere una speranza di uscire dalla follia woke, di contrastare l’imperialismo della Cina che avanza per la strada della concorrenza sleale, se vogliamo avere speranza di spegnere i focolai di guerra in Medio oriente e in Ucraina, non possiamo che contare sul fatto che Trump questa notte prevalga, come prequel del voto di novembre. Il destino del mondo libero, dell’occidente, si gioca senz’altro più ad Atlanta che a Bruxelles.


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