Dentro per 33 anni, da innocente: con Beniamino Zuncheddu il Paese è sprofondato nell’ingiustizia

· 22 Maggio 2024


Il caso atroce di Beniamino Zuncheddu. 33 anni di carcere per una ingiusta accusa di strage, nata dalla macchinazione e dalla falsificazione da parte di un poliziotto e della polizia giudiziaria, da insabbiamenti della Questura e da omissioni di Procura e giudici. Il 27 novembre scorso viene rimesso in libertà. Il 26 gennaio viene formalmente assolto. Un mese fa escono le motivazioni della sentenza di assoluzione.

Non c’è “la dimostrazione della certa e indiscutibile estraneità di Zuncheddu” alla strage, ma è emerso solo un “ragionevole dubbio”, che in questo caso viene usato contro di lui: non ha totalmente dimostrato di essere innocente. L’inversione dell’onere della prova, una mostruosità che getta fango sull’intero Paese. Ne ha parlato Ermes Antonucci con Beniamino Zuncheddu e con il suo avvocato, Mauro Trogu, su Il Foglio.


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