Parole d’ordine
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Cari ascoltatori, al di là delle preferenze personali e delle paranoie del mainstream, il dato storico di queste elezioni in Germania è che più di un quinto dei tedeschi ha votato contro le politiche portate avanti dall’establishment negli ultimi decenni: e, visto quanto conta la Germania, anche di quello europeo. L’affermazione clamorosa di Afd, che […]
Cari ascoltatori, con tutto il rispetto del poderoso, altolocato curriculum istituzionale al ministro degli esteri Antonio Tajani, questa sera ci tocca dirgli che errare è umano, perseverare è diabolico. Ecco perché. A margine della sua presenza all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino, parlando espressamente del dossier Ucraina, ha detto “a mio giudizio ci vorrebbe […]
Cari ascoltatori, J.D. Vance non aveva per niente torto a sottolineare che oggi l’Europa ha un problema con un fondamento della sua identità e con la sua storia, la democrazia e il rispetto della democrazia. Lo si vede chiaramente dalla sorprendente notizia che potete trovare sul sito politico.eu, ripresa da Libero: un documento di cinque […]
Cari ascoltatori, Volodymyr Zelensky è inciampato in un brutto errore tattico: non si può contraddire, men che meno criticare pubblicamente il caponegoziatore. Specie se il caponegoziatore è Donald Trump, che rappresenta il Paese che negli ultimi due anni ha tenuto in piedi l’Ucraina mentre veniva aggredita e invasa (cosa così fattuale che solo dei propagandisti […]
Cari ascoltatori, giornaloni e intellettualini sono tutti in brodo di giuggiole, in piena commentatio apologetica per il discorso che Mario Draghi ha tenuto all’European Parliamentary Week, che riunisce esponenti dei Parlamenti nazionali da tutta Europa, con cui ha “sferzato l’Unione europea”. In effetti anche a noi è sembrato un discorso perfetto, ma nel senso che […]
Cari ascoltatori, il diavolo si nasconde nei dettagli, a volte infinitesimi, tipo Enrico Letta che dichiara guerra a Donald Trump: una perfetta cartina di tornasole sulle condizioni di impazzimento della contemporaneità. Enrico Letta è quell’ex premier italiano che venne rottamato da Matteo Renzi e dal suo stesso partito; che venne richiamato dal Pd in crisi […]
Cari ascoltatori, certamente potreste condividere l’isteria della bolla mainstream per la quale a Riad la perfida America di Trump, diventata la reincarnazione del fascismo o peggio, ha svenduto la sicurezza e l’anima occidentale ai suoi burattinai, gli uomini di Vladimir Putin. Ma capirete subito che la verosimiglianza di questa ricostruzione è zero, anche solo perché […]
Cari ascoltatori, la grande balla postmoderna per cui sarebbe da archiviare la differenza destra-sinistra perché anacronistica è già stata smentita su tutti i fronti, sul tema del woke, del politicamente corretto, sull’idea di Occidente, sull’idea di Europa, ed è smentita anche sulla questione fiscale. Non si tratta di una questione tecnico-economica, ma di visioni del […]
Cari ascoltatori, parte che gli stessi che strillano sull’inaccettabile sovranismo di Donald Trump non vedano l’ora di accodarsi al sovranismo à la carte del piccolissimo Bonaparte Emmanuel Macron, ormai Micron, che oggi a Parigi tiene una specie di mini antivertice con i capi di Stato di alcuni Paesi europei (Italia, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Spagna, […]
Cari ascoltatori, Carlo Conti e gli organizzatori del Festival si sono giocati la “carta sorpresa”: la sorpresa più telefonata di tutti i tempi, perché il superospite Roberto Benigni si è visto a Sanremo quasi più volte dei cantanti. Comunque, uno si aspettava che arrivasse e facesse il Benigni: il satiro corrosivo difensore delle idee mainistream […]
Cari ascoltatori, oggi non possiamo evitare di riferirvi e ragionare con voi sullo straordinario discorso del vicepresidente americano J.D. Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco: una vera e propria lezione libertaria ai papaveri europei che erano davanti a lui, un contomanifesto rispetto ai dogmi del mainstream eurocratico che sono stati in voga negli ultimi […]
Cari ascoltatori, un po’ dispiace intaccare il clima del Festival di Sanremo, ma stamattina in prima pagina del Giornale c’è una inquietante rivelazione che innesca una domanda impossibile da evitare, perché riguarda la vita democratica del nostro Paese, indipendentemente da come uno si colloca politicamente: “Prodi era vicino alla rete del Kgb, la voce ritorna […]