I giornali visti da Antonino D’Anna
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Sulla Bbc: Mark Carney, alla testa dei liberali vincitori alle legislative: “Unire business e società civile. Umiltà, tradizione e unità sono le mie tre parole. Avverto da mesi che l’America vuole spaccaci e prendersi il nostro Paese”. Ma le coalizioni sono incerte e non è chiaro se il suo sarà un esecutivo di maggioranza o […]
Su Il Fatto Quotidiano: attivata la clausola di salvaguardia nazionale che scorpora le spese per la Difesa. La domanda alla Ue finora è stata inoltrata dalla sola Germania.
Su Il Corriere della Sera, intervista al cardinale, 94 anni: “Istituzioni in parte destrutturate perché Bergoglio le voleva purificare. Il funerale ha dato un’impressione sbagliata: le divisioni restano”.
Su Il Giornale: il segretario di Forza Italia: “Più stabilità e più poteri al Parlamento europeo. Il PPE è garante di stabilità contro estremisti di destra e di sinistra”.
Su Il Tempo: l’arcivescovo di Bologna ha un profilo altamente politico, detto “il Bergoglio italiano”. E i social ricordano quella frase del 2016…
Su La Stampa: il porporato, allievo di Ratzinger: “La Chiesa non deve cercare compromessi, l’ideologia non prenda il sopravvento sul Conclave”.
Su Libero: raffica di reati violenti. Un 29enne gambiano attira due escort in un appartamento poi le sevizia, un altro strangola il domestico filippino nella casa dove era entrato a rubare.
Su Il Giornale: biglietti regalati a vip e magistrati dall’armatore della Moby Vincenzo Onorato. Il fondatore del movimento 5Stelle usò il traghetto da Genova a Olbia. Non è indagato.
Su Italia Oggi: un sondaggio di YouGov dice che solo il 33 per cento dei tedeschi si sente emotivamente coinvolta dalla morte del Pontefice. Gli altri non hanno apprezzato il suo operato perché volevano più riforme coraggiose.
Su Il Giornale: il pensatore liberale propone di “normalizzare” questa data trattandola come tutte le ricorrenze importanti nella storia della Repubblica.
Su La Repubblica: le condizioni del trattato proposto da Washington. Domani l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per la terza volta al Cremlino.
Su Il Giornale: Da Schlein a Conte, le mille tirate di giacchetta al Papa scomparso, con un doppio scopo: usarlo come portavoce delle loro istanze ideologiche e attaccare le condoglianze di chi non è d’accordo.