Vittorio Macioce: gli antifà dei like partigiani immaginari

· 7 Dicembre 2025


Questa settimana, a “Parlando liberaMente”, la nostra intervista settimanale con i protagonisti della politica, dell’attualità, del giornalismo, Giovanni Sallusti discute con Vittorio Macioce, caporedattore e firma de Il Giornale, sul ruolo degli intellettuali di oggi, a partire dalla polemica che ha toccato la casa editrice “Passaggio al Bosco”, che pubblica testi dichiaratamente di estrema destra e la cui presenza alla Fiera del Libro di Roma è stata contestata.

“Hanno definito questo editore ‘nazista’. Ma allora le sue azioni dovrebbero essere portate davanti a un tribunale, in un processo libero. E invece è successo che una masnada di 80 persone ha cominciato a invocare la morte sociale di queste persone, dando vita a una sorta di linciaggio come accadeva nei film western. Oggi non ci sono cappi al collo fisici, però culturalmente l’intenzione è molto simile”.

“La realtà è che spesso ci sono presunti artisti che si travestono da intellettuali, ma in realtà non fanno altro che rincorrere la moda del momento: ho l’impressione che ostentarsi antifascista sia soltanto una forma di qualunquismo. Per dirti antifascista e combattere per la libertà dovresti avere il coraggio di vivere sotto un regime, essere disposto a rinunciare a uno stipendio sicuro per le tue idee: quanti di questi qua accetterebbero di andare realmente in montagna come fecero i partigiani veri? Il loro è solo l’eroismo facile dei like. Oggi è probabile che un ragazzo pensi che l’antifascismo e i partigiani siano stati simili a Zoro di “Propaganda Live’. Con Giorgia Meloni al governo staremmo vivendo in una dittatura? Questa è un’offesa alla vittime del fascismo vero”.

“Siamo di fronte a un fenomeno paradossale, a una sorta di massificazione della classe intellettuale: quella che dovrebbe essere un’élite in realtà è la più conformista di tutti. Se, da intellettuale, il tuo unico obiettivo è quello di accumulare like e avere più pubblico possibile, il tuo ruolo salta. Il narcisismo fa sì che il tuo lavoro si abbassi di qualità, perché vuoi essere amato e applaudito da tutti: e questo spesso porta a fare la cosa più facile. Vedo una certa ignoranza inquanto a scienza della politica. Uno come Zerocalcare, che come artista del fumetto è sicuramente di talento, ha studiato la filosofia politica nei centri sociali. E un po’ si vede, perché non ha bene in mente che cosa sia la democrazia”.

“Insomma: ci sono persone, magari anche tra quelle che pubblicano libri su Stalin, che ritengono che il loro pensiero corrisponda alla verità e al bene assoluto. E chi oggi parla continuamente di antifascismo sta rovinando quello che è stato il vero antifascismo, rendendolo qualcosa di surreale e di ridicolo. In questo modo tiene anche posizioni virtualmente totalitarie, che a me preoccupano molto perché si arroga il diritto – giocando al probiviro – di decidere chi sono i vivi e chi i morti. Pretende di rappresentare tutta l’umanità, mentre bisognerebbe tutelare di più la minoranza delle minoranze, cioè l’individuo che va in direzione ostinata e contraria”.


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