Così il partito islamico si sta mangiando la sinistra

· 3 Dicembre 2025


Cari ascoltatori, la conversione islamo-gauchista della sinistra è in uno stato sempre più avanzato e potrebbe sembrare una commedia picaresca di un’armata brancaleone, se non fosse lo specchio di un inquietante fenomeno strutturale della contemporaneità: la saldatura fra il mondo woke-progressista terzomondista e ultra-pro-pal con pezzi del mondo islamista, se non dichiaratamente fondamentalista. Ed è il Pd a candidarsi a cartello di questa galassia, quello che un’era fa era un centrosinistra di governo, perfino con un breve passato riformista.

La notizia arriva da Siracusa, dove è andato in scena un convegno, con tanto di logo del Pd sulla locandina, intitolato “Gaza, flotilla, diritti umani e pace”, un’insalata mista con tutte le parole chiave che definiscono questo universo. Tra i partecipanti c’erano Yassine Lafran, presidente dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche in Italia, che era imbarcato sulla flotilla, e con lui altri reduci della spedizione, Tiago Avila e Tony Piccirella del direttivo della Global Sumud, e il deputato Pd Arturo Scotto, uno di quelli che si è molto lamentato delle barbare torture dell’esercito israeliano quando hanno impedito di violare il blocco navale: gli avrebbero perfino sequestrato le sigarette, siamo oltre la Convenzione di Ginevra.

Era presente, in quota Avs, anche il simbolo dell’immigrazionismo integralista – dell’idea che non esistano i confini e quindi di fatto gli Stati, né le culture che ci sono dietro, ma esista un grande minestrone multiculti – l’eurodeputato rossoverde Mimmo Lucano, al cui confronto Laura Boldrini è una moderata. C’era l’eurodeputata dem Annalisa Corrado, molto vicino a Elly Schlein, e l’ex eurodeputato Pd Pietro Bartolo.

Fra tutti questi ospiti, ricordiamo che Lafran è stato accusato di essere molto vicino a Mohammad Hannoun, quello che per gli Stati Uniti sarebbe sostanzialmente l’uomo di Hamas in Italia, se non un finanziatore; L’Ucoii stessa è sospettata di avere rapporti con i Fratelli musulmani. Tiago Avila aveva partecipato al funerale di Nasrallah, il leader di Hezbollah. Ma evidentemente tutto questo piace ai signori che hanno dato vita a questo convegno, a questa tappa di saldatura islamo-gauchista, con il cappello del Pd, fra la sinistra italiana e frammenti del mondo islamista; lo stesso universo flotillesco, che ha dato sponda alla narrazione di Hamas sul genocidio perpetrato dagli ebrei malvagi, e il simbolo dell’immigrazionismo oltranzista Mimmo Lucano, sono lo specchio di che cosa è diventata la sinistra: la voce dell’oscurantismo. E, anche se sulle prime sembra una commedia, poi non fa ridere per niente.


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