C’è Italia-Israele: il circo pro-pal va ai supplementari

· 14 Ottobre 2025


Allora i tempi supplementari del circo pro-pal saranno in scena stasera a Udine, in occasione della partita di calcio Italia-Israele valida per le qualificazioni ai mondiali 2026. Mentre l’incontro si svolgerà in questo spazio-tempo, in un altro, parallelo, sono imprigionati i soliti gruppi che daranno vita all’ennesima puntata della loro baracconata ideologica, che è rimasta immobile mentre la storia va avanti, e quindi alla fine contraddice la realtà.

Dunque, stasera Udine sarà sequestrata da un buco nero della cronaca, in un universo parallelo dove vale una logica e si parla una lingua lontane dalla realtà. Il corteo-gazzarra annunciato è in capo a una fondamentale organizzazione, il Comitato per la Palestina di Udine, che da giorni chiama a raccolta e annuncia iniziative. La nazionale di calcio israeliana sarà sostanzialmente blindata in un albergo ed è stato contestato perfino che si tratta di un albergo decente in città e non uno scantinato in periferia.

Ma il vero paradosso della fisica, più che della politica, sta tutto nelle dichiarazioni di questo comitato all’agenzia La Presse, di fronte a quel che è successo ieri, la pace e il ridisegno del Medio Oriente, la comparsa dell’alfabeto della prosperità, un accordo fra attori che fino a ieri erano nemici. Ecco che cosa dicono costoro: “Non cambia niente per noi, la manifestazione si basa su una serie di rivendicazioni che a oggi non si sono realizzate, la sospensione della partita, l’esclusione di Israele dall’Uefa, la fine della complicità della Figc e più in generale delle istituzioni locali e nazionali nei confronti di Israele”. Ma di che cosa parlano? Secondo loro la falla gravissima degli accordi di Sharm El Sheikh è che non hanno sospeso la partita di Udine. Che importa se hanno sospeso la guerra, se sono tornati a casa gli ostaggi, se sono stati liberati dei prigionieri palestinesi, se è stata annunciata la ricostruzione a guida anzitutto degli Stati arabi e del Golfo.

Niente, a questi preme l’esclusione di Israele dall’Uefa, è come se accusassero di complicità con Israele l’Arabia Saudita, il Qatar, la Turchia che hanno non solo firmato, ma impostato diplomaticamente la pace, o addirittura come se accusassero di complicità Hamas che questa pace l’ha firmata!

In questo clima dadaista e oltre, i signori del comitato ci ha informati che “mentre a Udine si giocherà Italia-Israele, noi saremmo in un altro campo, ma dalla parte giusta. Abbiamo organizzato a Roma la prima partita simbolica per i diritti umani” – quando l’unica democrazia del Medio Oriente i diritti umani sono presidiati è Israele – in cui artisti, esponenti del mondo dello spettacolo, bella gente a vario titolo e la marea popolare che in nome della Palestina libera ha bloccato tutto “si uniranno in un’unica voce che chiede lo stop al genocidio”. Ora, qualcuno li deve scuotere, si devono svegliare, questo è un caso di coma collettivo, questi gruppi pro-pal italiani sono gli unici che sproloquiano ancora di genocidio, e proprio mentre le armi finalmente stanno tacendo Hamas sta perseguitando e uccidendo i dissidenti palestinesi, approfitta della tregua per saldare dei suoi conti nella striscia: ma dato che sono palestinesi uccisi da Hamas, per lorsignori va bene. Non ci resta che sperare che dopo i tempi supplementari dell’anomalia spazio-temporale in cui naviga questo circo indecoroso, non si vada ai calci di rigore, e la facciano finita.


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