Lavoratori…? Prrr! Per Landini esiste solo Gaza

· 1 Ottobre 2025


Cari ascoltatori, non sappiamo se sia l’effetto nostalgia da mezza età, una crisi d’identità oppure una scelta politica consapevolmente antagonista. Comunque sia, Maurizio Landini – ancora nominalmente segretario della Cgil – parla ormai come il capetto di un collettivo adolescenziale pro-pal di estrema sinistra, sempre più massimalista.

Landini, andando oltre il “blocchiamo tutto”, ha rilasciato le seguenti vibranti dichiarazioni: “Oggi siamo di fronte alla necessità di ristabilire un diritto alla pace per tutti, a partire dal riconoscimento del diritto all’esistenza di uno Stato palestinese”. Ovviamente non aggiunge che questo potrebbe avvenire previa cancellazione del mostro terrorista nazi-islamico di Hamas. Poi ha dichiarato: “Abbiamo ritenuto necessario, come Cgil, di metterci al servizio della Global Sumud Flotilla”. Con tanti saluti ai metalmeccanici, agli operai, agli impiegati e a qualunque altro iscritto alla Cgil.

Non solo: “Seguiremo questo percorso per essere nella condizione di utilizzare lo strumento più forte di cui dispongono i sindacati, il diritto di sciopero”. Uno strumento talmente forte da essere buttato senza vergogna nella battaglia sfascista pro-pal. “Di fronte all’eventuale blocco, al sequestro, all’arresto delle navi, noi dichiariamo e confermiamo che siamo pronti alla proclamazione in modo tempestivo di uno sciopero generale che riguardi tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici e privati”.

Landini quindi annuncia la possibilità di uno sciopero immediato, disinteressandosi dei tempi e dei modi dettati dalla legge, e chiede a gran voce ai suoi tesserati di “scendere di nuovo in piazza per dare continuità alla domanda di libertà e solidarietà con il popolo palestinese”. E i salari, i nuovi contratti, la stabilizzazione del lavoro precario? Figuriamoci!

Il lavoratore italiano è diventato, obtorto collo, uno strumento utile per giustificare quella “rivolta sociale” che lo stesso Landini aveva invocato, di cui abbiamo avuto qualche assaggio con le azioni alla stazione Centrale di Milano pochi giorni fa. Di fronte a questo allucinante scenario, ha fatto benissimo il ministro Matteo Salvini a dichiarare che non verranno tollerati scioperi improvvisi che derogano dalle regole elementari di convivenza. Ma la triste, chiara realtà, è che oggi il principale sindacato italiano si è messo al servizio del movimento pro-pal.


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