Flotilla-follia: invece della pace cercano guai

· 30 Settembre 2025


Cari ascoltatori, ci tocca riparlare della Flotilla: una questione nata in un clima e con toni farseschi – ricordiamo la non sorprendente frattura tra attivisti islamisti e attivisti LGBT – e che adesso rischia di andare verso scenari sempre più drammatici.

La missione potrebbe infatti arrivare alle 2 di notte al limite delle 150mila nautiche delle coste della Striscia di Gaza. La nave Alpino della Marina Militare (che in questo momento la sta accompagnando e supportando) ha chiarito che, nel caso la Flotilla oltrepassasse tale confine, non asseconderà la follia di forzare il blocco navale israeliano in uno scenario di guerra.

Riepiloghiamo i momenti clou di questa vicenda. In primis c’è stato lo smascheramento dell’ipocrisia sugli aiuti: dopo il rifiuto di consegnarli ai malvagi sionisti di Israele, è arrivato il no anche all’offerta di mediazione a Cipro della Chiesa Cattolica attraverso il patriarcato latino di Gerusalemme. E qui è cominciata a emergere una verità: l’obiettivo della missione non è umanitario, bensì politico e ideologico in chiave anti-israeliana.

Ma oggi siamo oltre l’ipocrisia. È infatti in corso uno sfasamento spazio-temporale. Perché, nelle stesse ore in cui la Flotilla ventila la possibilità di forzare il blocco dello Stato di Israele, accusandolo di essere un’entità guerrafondaia e genocida – le stesse parole degli ayatollah iraniani – viene annunciato il piano di pace per il Medio Oriente e per Gaza da Donald Trump e l’ok di Benjamin Netanyahu. Evidentemente per lorsignori il problema non erano gli aiuti, e forse neanche la pace e il benessere del popolo palestinese, che invece è previsto come obiettivo primario al punto 2 dei 20 che sostanziano l’accordo annunciato da Trump, appoggiato da tutti gli Stati arabi; e che implica anche la progressiva smobilitazione dell’esercito israeliano da una Gaza senza più Hamas e destinata a un ingresso nell’orbita politica dell’Autorità nazionale palestinese. Ecco perché andare avanti con questa follia della Flotilla da un lato è un pericolo inutile, dall’altro è sempre più straniante. Sembra proprio che su quelle barche si viva in un’altrove rispetto alla storia che si svolge sotto i nostri occhi.


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