Anche Le Monde spenna il galletto Macron: sipario

· 19 Agosto 2025


Cari ascoltatori, sono ore difficili per Emmanuel Macron sempre più Micron, sia sullo scenario internazionale sia sulle questioni interne alla Francia. In queste ore si sta gradualmente apparecchiando la pax trumpiana tra Russia e Ucraina, con l’ormai sdoganata possibilità che a Kiev vengano fornite garanzie ricalcate ad hoc sull’articolo 5 della Nato, come risultato dei colloqui in Alaska. Poco importa che il mainstream abbia avuto la faccia di tolla di definire il summit un trionfo di Putin, è un altro dei soliti casi di offuscamento ideologico. Ora si va verso un trilaterale Trump-Putin-Zelensky che potrebbe chiudere il cerchio. L’unico che ancora esprime un dissenso del tutto improduttivo è Macron, che vorrebbe un quadrilaterale con l’Europa: già la Ue si trova in una posizione marginale, ma che per giunta possa essere rappresentata da lui è davvero incomprensibile.

Il colpo di grazia al povero presidente francese è arrivato da una fonte insospettabile, in patria, da Le Monde, il giornale della gauche di sistema, perbene, mondana e tecnocratica che Macron dovrebbe incarnare, saldata da tempo alle strutture del deep state francese. Ebbene, il quotidiano ha pubblicato una paginata che sembra la pietra tombale sulla sua esperienza politica, dal titolo: “La Francia minacciata di pagare di più dell’Italia per indebitarsi”. Pensate quanto deve essere stata dura scrivere che la grande Francia sui mercati ha performance peggiori rispetto a quella che i transalpini consideravano un’Italietta. Il testo, poi, è una stroncatura della condizione politico-economica francese e un peana al governo italiano di centrodestra: “Per i francesi è doloroso sentirselo dire, ma agli occhi di gran parte degli investitori non ci sono più dubbi, l’Italia è attualmente credibile quanto la Francia in materia di finanze pubbliche, se non di più”. Le Monde ha poi analizzato “la ripartenza dell’Italia”, citando come abbia nettamente ridotto il deficit pubblico, mentre Parigi se l’è lasciato sfuggire di mano: una medaglia al nostro governo, alla premier Giorgia Meloni e anche al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha sempre fatto del realismo nei conti la premessa su cui innestare un’azione riformatrice.

L’articolo prosegue e per Macron va sempre peggio: “L’Italia ha ora la capacità di dare una lezione alla Francia”, spiega l’economista Philippe Crevel, sempre su Le Monde. “Che cosa è successo?” si domanda il quotidiano, sconcertato: “Una prima spiegazione sta nella nuova stabilità politica in Italia, un punto chiave per gli imprenditori”. E ancora: “Sul piano economico, le difficoltà nelle quali è invischiata la Francia hanno modificato anche lo sguardo del mondo finanziario, mentre l’Italia ha riguadagnato credito: l’ex brutto anatroccolo si trascina certo uno dei deficit più pesanti d’Europa, 138% del Pil contro 114” (e questo dato è per lo più frutto dei governi passati di tecnici e di presunti migliori), “ma in qualche anno l’Italia ha avviato un risanamento di bilancio evidente, più della Francia”.

Insomma, ammette Le Monde, il centrodestra italiano, dei barbari, degli incompetenti, dei criptofascisti, ha avviato il risanamento del bilancio più della Francia. Ecco, se il galletto Macron/Micron, mentre viene spennato a Washington dalla pax trumpiana, viene spennato anche in casa dal suo giornale di riferimento, forse è segno che la sua esperienza di pseudostatista è proprio agli sgoccioli.


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