Hamas dà la tessera onoraria a Macron: complimenti!
Giovanni Sallusti · 25 Luglio 2025
Cari ascoltatori, per interpretare il micro-Bonaparte Emmanuel Macron e le sue assurde azioni sullo scacchiere internazionale (lasciamo stare la politica interna francese, Un Paese in crisi e un disperato accrocchio di governicchi con l’unico scopo di tenere alla larga Rassemblement National), è inutile perdere tempo con analisi geopolitiche: funziona meglio l’andante popolare “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.
Ed ecco con chi va, Macron-Micron: la sua idea di portare avanti, in occasione della prossima Assemblea generale dell’Onu, il riconoscimento dello Stato palestinese è stata presa con grande soddisfazione e gaudio dai galantuomini di Hamas: il gruppo di terroristi nazi-islamici “accoglie con favore l’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron sull’intenzione del suo Paese di riconoscere lo Stato di Palestina durante la prossima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre e lo considera un passo positivo nella giusta direzione per ottenere giustizia per il nostro popolo palestinese oppresso”.
Ora, se una banda di sanguinari assassini, sgozzatori di bambini, violentatori di donne, sequestratori di civili, dice che la sua iniziativa è un passo positivo, qualche domanda inquietante Macron dovrebbe farsela. Anche perché il popolo palestinese è sì oppresso, ma proprio da Hamas, che lo utilizza come scudo umano e vittima sacrificale.
Il comunicato di Hamas prosegue poi per sostenere il “legittimo diritto all’autodeterminazione e stabilire il proprio Stato palestinese indipendente su tutti i territori occupati, con Gerusalemme come capitale”. La banda terrorista antisemita, che ha nel proprio statuto, come missione fondante, la cancellazione dello Stato degli ebrei, dice che si insedierebbe usando Gerusalemme come capitale della Palestina. Con l’aiuto del presidente francese.
Le reazioni delle grandi democrazie liberali, per esempio gli Stati Uniti, sono basite: Marco Rubio ha dichiarato che Macron “non fa che alimentare la propaganda di Hamas”, Netanyahu lo ha condannato fermamente dicendo che “premia il terrorismo e rischia di creare un altro proxy iraniano: uno Stato palestinese in queste condizioni sarebbe una piattaforma di lancio per annientare Israele, non per convivere in pace al suo fianco”. E non è una turba di Netanyahu (che può comunque essere criticato, anche ferocemente): Hamas già considera i territori che occupa come basi da cui attaccare lo Stato degli ebrei (vedi il pogrom del 7 ottobre), figurarsi se avesse uno Stato con tutti i crismi, inclusa una maggiore organizzazione, anche militare.
Il mediatore di Trump per il Medio Oriente Steve Witkoff, che non è un falco e tesse incessantemente la tela per un accordo a Doha, si è ritirato perché, dice, Hamas non ha alcuna intenzione di raggiungere alcun accordo, vuole semplicemente annientare Israele. E nelle stesse ore Macron fa la mossa di riconoscere la Palestina di Hamas, incassandone anche i complimenti. Se il presidente francese non si sbriga a fare autocritica su una cosa del genere, non si sa per che cosa potrà mai più farla…
Luciana Savona Di 25 Luglio 2025 alle 14:22
E lui l’ha accettata????? Ma ha capito da chi gli proviene tale onorificenza? Spero se ne debba pentire quanto prima o che qualcuno gli apra la mente.