A Milano donne segregate dall’islam: sveglia compagni
Giovanni Sallusti · 7 Luglio 2025
Cari ascoltatori, c’è una cartolina che idealmente inviamo da Milano a tutte le anime belle, a tutti i progressisti nostrani che sono stati in ansia perché l’unica democrazia del Medio Oriente poteva far crollare la teocrazia islamista iraniana, a tutti quelli che si svegliano angosciati dal pericolo islamofobia (una evidente priorità…), schierati a fianco dei peggiori oscurantisti.
La cartolina in questione arriva dalla Stazione centrale, dove, con un raduno cui hanno partecipato oltre mille fedeli, è stata celebrata l’ashura islamica, una festa importante che commemora il martirio dell’imam Hussein, nipote del profeta Maometto, nella battaglia di Karbala (oggi Iraq), un momento chiave della storica divaricazione fra sunniti e sciiti.
Il problema non è la festa in sé, ma le modalità in cui la cosa si è manifestata. C’è stato infatti un momento di preghiera con l’imam e le donne sono state separate dagli uomini, in piena segregazione sessuale: erano tenute a distanza da un servizio d’ordine specifico solo femminile, una specie di polizia morale tipo quella degli ayatollah. Le donne non devono intaccare la purezza delle turbe di costoro.
Dopo il momento di preghiera, è partito un corteo che è arrivato in piazza della Repubblica: davanti una lunghissima fila di uomini che si battevano il petto, l’autoflagellazione simbolica che è il rito chiave dell’ashura. Poi un camion, e in fondo al corteo donne interamente velate, separate dal resto con un telo nero, praticamente recintate. Un rito di islamico-sciita radicale. Erano presenti molti iraniani, e anche pakistani, siriani, yemeniti. Quindi, in uno spicchio importante della seconda città d’Italia, è andato in scena un rito che ha ostentato la segregazione sessuale, la visione islamica della donna come essere inferiore da un punto di vista confessionale e quindi anche giuridico e politico, perché nell’islam radicale questi ambiti sono uno solo.
Ora, i laicisti “de noantri” queste cose non le vedono mai: si turbano per un crocifisso ma la sharia finisce sempre in cavalleria. Per questo dedichiamo loro questa cartolina che arriva da Milano, sperando che abbiano una botta di lucidità prima che sia troppo tardi, prima che accada davvero in Europa quello che hanno profetizzato Oriana Fallaci e Michel Houellebecq. Se succedesse, colpirà anche voi, compagni: svegliatevi!