Scoop: Gaza non è nelle Marche!

· 29 Settembre 2025


Cari ascoltatori, siamo in grado di fornirvi uno scoop pazzesco: Gaza non si trova nelle Marche. I nonsense assortiti delle ultime settimane che ci sono stati somministrati dalla cronaca della sinistra nazionale e regionale hanno fatto di Gaza la parola d’ordine dell’ultima fase della campagna elettorale nelle Marche, dove il centrodestra di Francesco Acquaroli si è nettamente riconfermato.

E dire che il candidato del centrosinistra, l’ex riformista Matteo Ricci, aveva detto che “si vota su Gaza” e aveva ribattezzato il “treno per la vittoria” – già eccedendo in ottimismo – in “treno per Gaza”, sventolando bandiere palestinesi che, purtroppo, sono fattualmente vessilli di Hamas. Quella di Schlein e Ricci è stata una commedia francamente indecorosa e irrispettosa nei confronti degli elettori (e tutti i partiti dovrebbero riflettere sull’affluenza di appena il 50%): aver fatto di Gaza il baricentro dell’offerta politico-amministrativa da presentare ai marchigiani è stata una sesquipedale stronzata. Siamo all’ultima involuzione della sinistra (che perlomeno in passato sapeva articolare, a modo suo, il linguaggio del popolo), che già da tempo si era aggrappata a ideologie ormai superate dalla storia, come il gender o, ancora peggio, un terzomondismo generalista d’accatto e gli allarmi su un inesistente ritorno del fascismo.

Oggi che cosa le è rimasto? Gaza. Questo luogo che ha reso immateriale, che prescinde dalla tragedia concreta che va in scena in Palestina, è diventato un fallace oggetto di marketing progressista, un bisillabo segnale di riconoscimento nella buona società. E i risultati sono quelli che si vedono nelle Marche. Perciò potrebbe essere un’idea per Elly, Ricci & .co salire sul treno per Gaza e andare fisicamente dai loro amici che taglieggiano la popolazione palestinese, e farci sapere come si trovano.


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