Bloccare Hormuz? Per l’Iran un suicidio
Alessandra Mori · 26 Giugno 2025
Nell nostra rubrica “Pop economia-Rumore”, Alessandra Mori discute con il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli delle conseguenze della crisi nel Medio Oriente, in particolare della guerra Israele-Iran: a chi conviene chiudere la porta di petrolio e gas? Abbiamo scampato il pericolo, che cosa sarebbe accaduto se fosse stato chiuso?
“Non conviene a nessuno chiudere lo stretto, Hormuz è un budello dove passano grandi volumi di energia, soprattutto petrolio ma anche gas, circa il 20% del totale mondiale. L’Iran potrebbe farlo come ritorsione, ma anche l’Iran esporta da lì, quindi non gli conviene. Non conviene a nessuno perché il mondo si fonda sulla pace, sugli scambi, sull’economia, su scambio, passaggio, commercio, e il blocco è il contrario. Dobbiamo vedere Hormuz come un passaggio difficile ma anche un’occasione per costruire pace, economia e benessere, come è stato fatto negli ultimi 70 anni, perché nonostante tutte le minacce non è mai stato chiuso. E oggi per fortuna ci sono gli Stati Uniti con gli altri Paesi, e anche noi italiani contribuiamo, a difenderlo, a impedire che all’Iran possa venire qualche brutta idea”.