Claudio Borghi: Trattare con Trump alla larga dai tedeschi

· 4 Aprile 2025


A “Parlando liberaMente”, l’intervista settimanale con i protagonisti dell’attualità, della politica, del giornalismo, Giovanni Sallusti discute con il senatore della Lega Claudio Borghi sulla situazione internazionale, sulle conseguenze dei dazi, sulle reazioni europee e sulle politiche più opportune per affrontare questo momento cruciale. 

“Gli squilibri del commercio internazionale che hanno provocato come risposta i dazi di Trump sono stati da noi denunciati in tempi non sospetti. Le cause sono le politiche globaliste impostate da Clinton in poi, l’entrata della Cina nel circuito del commercio normale senza protezioni, e la moneta unica europea, congegnata per favorire le esportazioni tedesche. Per minimizzare la risposta americana, che era inevitabile, l’Italia dovrebbe trattare da sola e convincere gli Stati Uniti che i nostri prodotti, a partire dall’agroalimentare e dall’abbigliamento, non sono in competizione con l’industria pesante Usa. In cambio potremmo acquistare servizi americani, che peraltro ci servono, come Starlink. Trattare insieme con la Ue invece è dannoso, perché ci avvicinerebbe a una delle cause dello squilibrio, ovvero la Germania. Non per niente la Gran Bretagna, fuori dalla Ue, è gravata da dazi pari alla metà di quelli europei”.

“Non si può immaginare un’Italia che si mette a fare una guerra commerciale con gli Stati Uniti: noi negli Stati Uniti vendiamo di tutto, mentre importiamo soprattutto gas liquido, petrolio, derivati del petrolio, che sono cose su cui non puoi mettere dazi, perché sarebbe praticamente farli pagare ai consumatori”.

“Nella Ue l’Italia si è trovata in una situazione opposta a quella della Germania: se l’euro per la Germania era più debole del marco e questo gli consentiva di esportare tutto quello che voleva, per l’Italia era troppo forte rispetto alla lira e quindi ci metteva fuori mercato. Per riequilibrare il nostro saldo commerciale è arrivata la famigerata austerità di Monti e della Fornero, e questo ci ha distrutto. Noi siamo in surplus perché spendiamo poco, perché abbiamo una popolazione affamata, perché circolano pochi soldi, perché si fanno pochi investimenti”.

“La sinistra italiana in questo momento è disperata e spera che sul tema dei dazi la gente dia la colpa a noi. Secondo loro, uno che è sicuramente ben informato sulle questioni mondiali come può essere un buon imprenditore, e che già è spaventato da campagne stampa terrorizzanti, dovrebbe dare la colpa all’Italia, a Salvini, se Trump mette dazi a tutto il mondo. Non ci si può credere, ma fanno così”.

“La Lega, da quando esiste, ha come cifra il contrasto alla globalizzazione. Il suo riferimento è avvicinare le decisioni ai territori invece che demandarle a enti lontani, fuori dal controllo dei cittadini. Non è un caso che uno come me, che veniva da tutt’altro ambito, sia entrato in politica attiva, in Lega: perché il fine del partito, che io condivido, è smontare questa trappola terribile. Berlusconi aveva avuto delle intuizioni, queste cose le capiva: ma oggi per Forza Italia l’appartenenza al Ppe e all’Unione Europea sembra avere un peso superiore rispetto all’interesse nazionale”.


Opinione dei lettori
  1. luca marin   Di   5 Aprile 2025 alle 0:15

    ricordo perfettamente un discorso di obama (credo quello dell’uscita definitiva dalla casa bianca) quando dava un chiaro messaggio di allarme al mondo dicendo che gli usa non potevano andare avanti a lungo ad essere il compratore di ultima istanza…

    Mi preoccupa molto la situazione europea dove stanno escalando le cosidette “prese di potere” .. (vedi romania …le pen .. ecc.. ) italia e’ gia nel mirino ovviamente e abbiamo gia visto i primi tentativi di spallata a questo governo (vedi caso almasri)
    speriamo questo governo sia pronto a combattere

    comunque grazie Senatore per aver spiegato in maniera chiara e logica la questione.

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