La fusione fra Stati e big tech difenderà l’occidente
Alessandro Gnocchi · 23 Marzo 2025
In questa nuova puntata di “Alta tiratura” Alessandro Gnocchi analizza i risvolti del fenomeno americano detto “tecnodestra”, a partire da un libro che è appena uscito per la casa editrice Sign Books: “Tecnodestra” scritto da Andrea Venanzoni, studioso dell’Università Roma 3, che si occupa di reti digitali di comunicazione. Per tecnodestra si intende quella che abbiamo davanti agli occhi con Donald Trump e Elon Musk: uno dei più grandi capitalisti tradizionali, presidente degli Stati Uniti, insieme con un mago della tecnologia, Elon Musk.
La tecnodestra è un insieme di persone che teorizza l’inevitabile fusione fra lo Stato e le grandi aziende tecnologiche per motivi di sicurezza: le “big tech” raccolgono e analizzano una enorme quantità di dati, statistici, biometrici delle persone fisiche, dati di ogni tipo. I software che lo fanno, in particolare quelli di Palantir, un’azienda privata che lavora con la Cia, con l’intelligence e con l’esercito americano, permettono per esempio di predire dove saranno le bombe degli afghani, quelle che facevano saltare in aria i suv dell’esercito americano, nascoste sottoterra.
Non si tratta di stabilire se questo accadrà, ma solo quando accadrà, perché, dicono le big tech americane nella persona ad esempio dell’ad di Palantir Alexander Karp, se non lo facciamo noi, lo faranno i cinesi, o i russi, e a quel punto noi ci troveremmo in ritardo, mentre dobbiamo mantenere il vantaggio tecnologico e tattico sui nostri avversari. Ovviamente questo apre una serie di problemi legati alla tenuta della democrazia, alla privacy, perché se uno Stato è in grado di predire i tuoi comportamenti è anche in grado di manipolarli e di dirigerli dove meglio crede.
La tecnodestra, spiega Venanzoni, fa anche un salto ideologico notevole. I suoi alfieri sono Alexander Karp, Elon Musk e Peter Thiel, quest’ultimo anima di Palantir e anche l’inventore di Paypal insieme con Elon Musk: questi tre sono in forte opposizione rispetto alla Silicon Valley perché la Silicon Valley dopo una fase iniziale rivoluzionaria ora si occupa soltanto di progetti di piccolo cabotaggio, orientati al consumatore, come creare una nuova app per l’iPhone, mentre secondo loro dovrebbero cercare di cambiare il mondo, di essere motore dell’innovazione, in campo tecnologico e anche politico. Da parte di Google, Microsoft e di altri colossi della Silicon Valley c’è stato un tentativo di entrare in contatto con il governo, ma i titolari si sono scontrati contro i loro stessi dipendenti che non ne vogliono sapere.
Musk, Thiel e Karp ricordano che il governo degli Stati Uniti ha una grande capacità di realizzazione di infrastrutture tecnologiche complesse: internet non esisterebbe se non fosse stata finanziata dallo Stato, è un progetto nato nell’ambito della difesa per permettere di comunicare ai vari insediamenti militari in caso di guerra. Lo stesso si può dire dell’innovazione aerospaziale, che viene quasi tutta da commissioni statali, per non dire, a suo tempo, della scissione dell’atomo compiuta a Los Alamos, pagata interamente dallo Stato che voleva un’arma che ponesse fine alla guerra e creare un deterrente completo.
Quindi secondo la tecnodestra è inutile che ci illudiamo di evitare questa fusione: piuttosto preoccupiamoci di mettere dei paletti che oltre i quali non si può andare. Il che è un problema: nella storia s’è visto che i paletti normalmente saltano, perché l’uomo ha una tendenza a fare tutto quello che può fare anche se non è giusto farlo.
Mondadori ha comprato i diritti del libro di Alexander Karp che parla di questi temi: è un libro indispensabile per capire che cosa sta succedendo negli Stati Uniti ma anche che cosa succederà a noi in Europa con il tema del riarmo. Perché di fronte allo scenario che viene dipinto da Karp e dagli altri protagonisti della tecnodestra, in futuro avere un fucile o avere due fucili sarà più o meno la stessa cosa: a fare la differenza sarà l’infrastruttura tecnologica, la capacità di penetrare i sistemi altrui cifrando i propri in maniera il più possibile invalicabile.