Vietato dire “uomo”: bene euroburocrati, affondate!

· 24 Febbraio 2025


Cari ascoltatori, stasera esortiamo gli esimi euroburocrati allineati a Bruxelles: andate avanti così, fino in fondo, con la distopia woke: mentre dal Continente reale emergono le urgenze sulla sicurezza, sulla gestione dell’immigrazione, sulla crisi economica aggravata dalle strutture burocratiche, voi continuate a dedicarvi al cazzeggio woke? Bene! Più emerge questa contraddizione, prima la faremo finita con questa roba.

Diciamo questo dopo aver visto le ultime linee guida linguistiche della Commissione europea: nella versione inglese (Brexit o no, la cultura anglosassone resta centrale per ogni idea di Europa), leggiamo che la priorità è mettere al bando la parola “man”, uomo, come fosse la peste. “Man” non va mai nominata, nemmeno come prefisso né come suffisso, perché è vietato insinuare l’idea che esista un uomo nel senso di maschio e quindi la donna in quanto femmina. Il nuovo bigino politicamente corretto prevede proprio la cancellazione di parole come “tradesman”, commerciante, “manpower”, manodopera, “man-made”, prodotto artificiale, e tutte le altre parole composte con “man”: sono disturbanti, rimandano a un’anticaglia reazionaria.

Nel medesimo elenco si sottolinea anche – questa è la dimostrazione che il problema è l’esistenza dei due generi previsti dalla natura, che evidentemente è fascista pure lei – che le parole “marito” e “moglie” non vanno bene, sono sospette e di un’altra era: bisogna usare sempre “coniuge”. Inoltre bisogna evitare qualunque riferimento al fatto che l’Europa ha a che fare con la cultura cristiana: non si deve dire “christian name” per “nome di battesimo”, ma sempre “first name”, primo nome, un po’ come “genitore uno” e “genitore due”. La sostanza è che bisogna edulcorare qualunque elemento che rimandi al sesso reale, alla civiltà di appartenenza ed è consigliato che il lessico rimanga aderente all’ipocrisia arcobaleno: testualmente, “il linguaggio gender neutral è da preferire sempre, ove possibile”.

Ma va benissimo: andate avanti così, e la prossima volta in Germania Afd e in Francia Marine Le Pen vinceranno a man bassa, e la Lega avanzerà ulteriormente, il centrodestra in Italia governerà per decenni. Spingete all’estremo questa commedia: più approvate iniziative surreali del genere, più vi collocate fuori dalla realtà, fuori dall’Europa dei popoli, dell’economia reale, della quotidianità. Forza euroburocrati!


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *




Radio Libertà

Background