La rep. ceca “appalta” le dighe ai castori

Usciti vivi dal tuffo malsano nel Festival, i nostri Barbari Eleganti riprendono i loro temi preferiti, cioè il rosario demenziale della realtà: in Repubblica ceca il governo la tira in lungo nel costruire una diga, nel frattempo arrivano dei castori e ne fanno una loro. Torna anche la formazione-tipo (con ospite): Vittorio, che sta bene solo in ambienti radioattivi, per le due puntate serali aveva tirato il sanremo in barca; terminata la tortura (“io ascolto musica giapponese”) ha subito ritrovato la voglia di nuocere. Marco, la statua moai* del trio, sembra non si sia mai mosso dalla sua sedia e che le notizie gli si materializzino in mano come gli anelli di Sai Baba. Matteo cerca di approfittare dell’ospite per svernare dietro una colonna, ma lo beccano subito.

ps. L’ospite, Marco, è un barbaro in pectore, che ha sommessamente suggerito di usare i castori per le grandi opere. Ma in Italia abbiamo pochissimi castori.

*(“Tu uomo scemo scemo, dà a me gomma gomma”: piccolo indovinello, che citazione è? Chi la sa vince una telefonata in diretta, da cui non è garantito uscirà incolume)