Sveglia mainstream: una tregua vera con Hamas è impossibile

· 12 Febbraio 2025


Cari ascoltatori, ieri sera in tutti i talk politici e oggi sui giornaloni sono tutti molto preoccupati, anche comprensibilmente, per il sempre più verosimile venir meno della tregua a Gaza. Ma ovviamente le anime belle additano come colpevole il puzzone eversore, il neofascista insediato alla Casa Bianca, cioè Donald Trump e il suo piano per il futuro dell’area.

Allora, intanto ribadiamo alle anime belle (e sorde) che siamo di fronte al solito schema Trump nella sua solita evidenza: l’idea di rendere Gaza una riviera del Medio Oriente è un chip al rialzo per stanare gli interlocutori, cioè l’Arabia Saudita, l’Egitto e la Giordania, che infatti stanno dando segnali, per ridisegnare il futuro della Striscia.

Ma, ancora più importante, il punto di partenza per capire la situazione è riconoscere che la striscia di Gaza non può rimanere come la conosciamo, in mano alle belve di Hamas, che anche in questi giorni, con la restituzione degli ostaggi, hanno imbastito un tetro circo mediatico, uno spettacolo che in Europa tutti avevamo giurato non sarebbe mai più stato visto: ebrei mortificati nei corpi e negli sguardi, denutriti e segnati dalle torture solo perché ebrei. E invece il cattivo è ancora Trump.

Il problema è che nel dibattito viene celata sempre un’ovvietà, cioè chi sia Hamas: infatti, il motivo per cui non si può avere né la pace né una tregua duratura è nelle sue istanze fondative. Hamas è un movimento di resistenza islamico che teorizza e pratica il terrorismo contro i civili e nel suo statuto ha come prima missione valoriale la cancellazione dello Stato degli ebrei, la rimozione di Israele dal mappamondo. Una missione antisemita e genocida che condivide con i suoi mandanti, gli ayatollah iraniani, l’orribile casta teocratica che finanzia e manovra il terrorismo mediorientale.

Hamas è il movimento che, probabilmente su mandato iraniano, il 7 ottobre 2023 ha fatto irruzione nelle case di civili, sgozzando a caso, seviziando a caso, dando fuoco a persone a caso, violentando donne e uccidendo bambini, sequestrando giovani, sparando all’impazzata su ragazzi che ballavano. Un pogrom contro gli ebrei in quanto ebrei, che se ne avesse una nuova opportunità Hamas ripeterebbe subito, perché il suo orizzonte è quello.

Con un interlocutore così, con una simile irremovibile missione distruttiva, come si fa a trattare? La tregua a Gaza non sta andando in crisi a causa di Trump o di Netanyahu, non sta sbagliando l’Occidente, non stanno sbagliando le democrazie. Sta andando in crisi perché con le belve nazislamiche di Hamas non è possibile trattare alcuna tregua che tenga, loro non la vogliono, vogliono il contrario, vogliono che Israele sparisca. E dalle nostre parti sarebbe il caso di smettere di rimuovere questa terribile ma incancellabile realtà.


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *




Radio Libertà

Background