Giuseppe Valditara: il latino è una scuola di occidente

· 18 Gennaio 2025


A “Parlando liberaMente”, la nostra intervista settimanale con i protagonisti dell’attualità, della politica, del giornalismo, Giovanni Sallusti conversa con il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara sulle innovazioni e sulle nuove indicazioni per la scuola. 

“Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”.

“L’intelligenza artificiale è al servizio della didattica, per aiutare a colmare ritardi, migliorare le abilità, dare maggiori opportunità a tutti. La prima scuola che si è detta disponibile ad affrontare una sperimentazione di questo tipo è di Palmi, in Calabria: un bellissimo segnale di voglia di futuro e delle potenzialità del Mezzogiorno”.

“L’accordo che il Ministero dell’istruzione e del merito ha siglato con fondazione Giulia Cecchettin è aperto a tutti coloro che vogliono combattere la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche sul posto di lavoro. C’è ancora molto da fare per quella cultura del rispetto che ho fortemente voluto inserire nelle nuove linee guida sull’educazione civica e che caratterizza i rapporti tra tutti gli esseri umani”.

“I voti sintetici sono una risposta all’esigenza di chiarezza e trasparenza. Se dico “in via di prima acquisizione”, non sarà chiaro che cosa vuol dire, e anche la descrizione molto analitiche che seguiva era molto complessa. Ora è più semplice: ottimo, distinto, buono, sufficiente, insufficiente, seguiti da una spiegazione chiara, poche parole che indicano alle famiglie e allo studente stesso qual è in quel momento il suo grado di apprendimento”.

“Studiare il latino mi ha dato prima di tutto una capacità di ragionamento logico, e anche la consapevolezza dei valori della nostra tradizione, della nostra civiltà. Studiare i grandi classici dà un grande senso di pace interiore. Ricordiamoci di quel che scriveva Marco Aurelio…”.


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