Beppe Sala-James Tont ancora contro i carabinieri
Giovanni Sallusti · 17 Gennaio 2025
Cari ascoltatori, il nostro appello è liberateci da James Tont: prima Milano se lo toglie di torno meglio sarà per i cittadini milanesi e anche per l’Italia. Stiamo parlando del sindaco ed esternatore compulsivo Beppe Sala, che ha rilasciato ancora una volta dichiarazioni praticamente su tutto.
Quando gli è stato chiesto se pensa a un terzo mandato per sé in caso di modifiche legislative, ha risposto, spaventando molti: “Sono un cultore di James Bond. C’è uno dei film, interpretato dal mitico Sean Connery, con Kim Basinger, che si intitola Never say never again, mai dire mai”. Questa frase la dice lunga sulla potente autostima di Sala che evoca Sean Connery: nella realtà, più che James Bond sembra James Tont, quello della parodia interpretata da Lando Buzzanca, un agente segreto siciliano che inanellava una serie di pasticci; oppure, più recentemente, quello in bretelle, ugualmente goffo, del comico Fabrizio Fontana a Zelig.
Sala è saltato da un argomento all’altro con la sua consueta levità: ha definito “lo scudo penale una sciocchezza”, mentre non esiste alcuno scudo penale, (espressione che fa chic perché chiama lor signori/e perbene all’indignazione): si tratta invece di abolire l’automatismo per cui un agente che compie un’azione per legittima difesa o nell’espletamento del proprio dovere, viene obbligatoriamente inserito nel registro degli indagati.
Sala ha poi concesso che “al Corvetto o San Siro c’è un malessere che cova e sull’integrazione dobbiamo lavorare ancora”, ma ha aggiunto subito che “non si può attribuire tutto al tema immigrazione”, cosa che in effetti nessuno ha mai fatto: però non si può neanche chiudere gli occhi di fronte alla realtà, fingere che nelle nostre città non ci sia un nesso tra delinquenza e immigrazione incontrollata o non gestita. I numeri dicono che un terzo di carcerati è straniero a fronte dell’8,7% della popolazione residente; e che il 44% delle violenze sessuali è stato commesso da immigrati. Ma Beppe Sala-James Tont ha chiuso gli occhi per anni di fronte a queste emergenze della gente comune, che probabilmente vede come volgare, sudaticcia, periferica.
Ma la perla è uscita quando si è sentito in dovere di tornare sul caso della morte di Ramy Elgalm: “Non dobbiamo dare addosso ai Carabinieri, ci sono quelli che sbagliano e il grosso che fa le cose giuste. Ma qui hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di 20 minuti e le parole nei video sono inaccettabili”. Quando si dice garantismo: non c’è ancora un procedimento, ma Sala sa già com’è andata e che i Cc hanno sbagliato: secondo lui è uno scandalo che i carabinieri abbiano dovuto inseguire uno scooter che aveva forzato un posto di blocco, che correva ben oltre i limiti velocità e contromano, mettendo a rischio l’incolumità di tutti, passanti inclusi. E le parole che si sentono, che Sala ha giudicato inaccettabili dalla poltrona del suo attico, è vero che non suonano belle, ma vogliamo anche considerare che ma sono state pronunciate sulla strada, in mezzo alla concitazione di un’azione, con l’adrenalina che si può immaginare? Solo James Tont poteva arrivare a conclusioni tanto sconclusionate.