Perché Salvini al Viminale sarebbe pura logica

· 30 Dicembre 2024


Cari ascoltatori, vi proponiamo un banale esercizio, unire alcuni puntini e vedere a quale conclusione si arriva in termini meramente logici. I puntini sono i seguenti: anzitutto il modello Albania, ingegnoso e guardato come modello interessante da governanti europei di centro-sinistra (ancorché percepito come un rigurgito di fascismo solo al di sotto delle Alpi) va bene, ma da solo non è sufficiente per gestire il fenomeno dell’immigrazione incontrollata e del traffico clandestino di esseri umani, che è cosa diversa dall’immigrazione fisiologica.

Oggi bisogna dire che su questo tema il governo e la logica hanno segnato un punto non banale: un pronunciamento della Cassazione ha ribadito che la valutazione sui Paesi sicuri spetta esclusivamente ai ministri, al governo e quindi e il giudice della convalida non può sostituirsi a esso nella valutazione. Questa sentenza della Prima sezione civile ha squarciato il velo dell’ipocrisia: i singoli magistrati che hanno fermato il funzionamento del modello Albania, lo hanno fatto per motivi ideologici di opposizione al governo, esondando dalle loro competenze. Non a caso erano quasi tutti di Magistratura democratica.

Ciò detto, il modello Albania da solo non è sufficiente, perché di fronte a un fenomeno ormai patologico bisogna prevedere la possibilità di tutelare i confini, di chiudere i porti quando lo si ritiene, di serrare le maglie. Altro puntino da unire, l’assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms perché il fatto non sussiste certifica che si è trattato di un processo tutto politico, per cui la vittoria è tutta politica: un ministro ha il diritto di tutelare i confini dello Stato, di non subire l’immigrazione clandestina e il ricatto falsamente umanitario di chi specula, nei fatti o nella retorica, sul traffico di esseri umani.

Il modello Salvini (come l’hanno chiamato i suoi avversari), era un modello non solo legittimo, ma efficace, lo dicono i numeri, che per loro natura sono refrattari all’ideologia: prima di Salvini, durante il mandato Minniti, gli sbarchi erano stati 42.700, e badate che Marco Minniti, pur di sinistra, era considerato dalla sua stessa parte un pazzo estremista. Con Salvini al Viminale, fra il primo agosto 2018 e il 31 luglio 2019 gli sbarchi sono stati 8.691. Poi il dicastero è toccato a Luciana Lamorgese e gli sbarchi sono tornati a salire fino a 21.608. Ergo, funzionava il modello Salvini.

Per questo, unendo i puntini, il risultato è che il modello Albania va bene ma non basta: e che ciò che i giornaloni hanno presentato come boutade postnatalizia, cioè la possibilità che Salvini torni al Viminale, è invece un’esigenza posta dalla stessa realtà: sarebbe logico e probabilmente auspicabile che accadesse. Fatevene una ragione.


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