L’autonomia vale 75 miliardi di Pil in più

· 21 Dicembre 2024


In questa nuova puntata della nostra rubrica “Regioniamoci sopra”, che si occupa dei temi legati all’autonomia differenziata, Giuliano Zulin ci descrive uno studio presentato da Conflavoro Pmi, associazione che raggruppa circa 80mila piccole e medie imprese sul territorio nazionale, il quale fa una proiezione di quali sarebbero gli effetti della riforma dell’autonomia differenziata sui territori.

Sandro Susini, che è consulente del lavoro e direttore del centro studi di Conflavoro, ha spiegato che una corretta autonomia differenziata ha il potenziale di aumentare nel medio e lungo termine il Pil italiano del 3,5 per cento rispetto al 2023, per un valore di oltre 75 miliardi. 

Secondo Conflavoro, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, grazie alla loro forte economia e alle infrastrutture avanzate, potranno avere benefici più evidenti, arrivando a sfiorare un incremento del Pil di 4,5 per cento in più. Altre Regioni, come Lazio e Toscana, potrebbero crescere intorno al 3 per cento. Ma anche le Regioni che sono un po’ più indietro, tipo Campania e Puglia, trarrebbero vantaggi significativi, anche se chiaramente avrebbero bisogno di un maggior supporto per vincere le sfide amministrative e infrastrutturali.

In linea generale, infrastrutture e trasporti attrarranno la maggior parte delle risorse economiche circa il 30-33 per cento, seguiti dalla Sanità, con un 23-27 per cento, e istruzione e formazione con un 15-18 per cento. Per il Mezzogiorno, che adesso può contare sul Pnrr, sarebbe un grande vantaggio: si pensi solo alla costruzione in atto dell’Alta velocità sulla tratta Napoli-Bari, o al Ponte sullo Stretto di Messina, tutte opere con un alto potenziale di sviluppo del territorio. Pure la Sanità ne ricaverebbe un impulso potente, anche grazie ai Lep, mentre oggi molti abitanti del Mezzogiorno vanno a curarsi al nord per carenza di infrastrutture, peggiorando i servizi della Regione di provenienza e quelli della Regione di destinazione, quindi causando più problemi a chi si deve curare.

 


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