L’inedito di Primo Levi che risponde ai pogrom di oggi

· 17 Novembre 2024


Nuova puntata di “Alta Tiratura”: questa settimana Alessandro Gnocchi ci parla di un inedito di Primo Levi, che uscirà in libreria il 22 novembre: si tratta della trascrizione della registrazione di un incontro pubblico che si è tenuto nel liceo classico del Lido di Venezia nel 1975, a cura del preside della scuola, Attilio Zambon. Del libro, “Incontro con Primo Levi” (Luni editrice, 48 pagine, 10 euro), Gnocchi ha conversato in diretta anche con l’editore di Luni, Matteo Luteriani.

L’incontro al liceo avviene a metà del 1975, periodo in cui Primo Levi si sta facendo conoscere anche per un altro tipo di letteratura: i racconti (“Il sistema periodico”, “Storie naturali”) che non hanno a che vedere con la Shoah, ma riguardano piuttosto il suo primo lavoro, il chimico.

In questo incontro con i ragazzi risalta la loro straordinaria partecipazione: pongono allo scrittore le domande che ciascuno di noi vorrebbe porre a Primo Levi, a partire dal lager di Auschwitz, alla storia dei sopravvissuti; si interrogano su che cos’è il male nella storia; e quando gli chiedono se l’uomo senza inibizioni, cioè allo stato di natura, sia buono o è cattivo, Levi dà loro una risposta straordinaria nella sua umiltà: lui è portato a pensare che l’uomo sia cattivo e che sia la ragione a porre delle inibizioni, che funzionano come freno. Poi però aggiunge: alzo le mani, fino a qui posso arrivare, ma è un tema che devo meditare ancora. E propone allo studente che gli ha posto la domanda di proseguire la discussione in un carteggio privato. 

Si tratta di un libro di grande valore civile, che andrebbe portato nelle scuole, perché dà letture un po’ diverse a quelle consuete sulla Shoah, e soprattutto impone importanti riflessioni sull’umanità e sulla disumanità , all’indomani di fatti come quelli di Amsterdam e davanti all’evidente rinascita di sentimenti antisemiti: dobbiamo assolutamente chiederci perché sta accadendo, e possiamo farlo iniziando a meditare le pagine di un grande testimone, di un grandissimo scrittore.


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