Dalle camicie nere al divieto di grigliata: le comiche di Lepore
Giovanni Sallusti · 12 Novembre 2024
Cari ascoltatori, il nuovo eroe della sinistra italica è il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. È interessante perché, nel suo affanno per essere al centro delle cronache, Lepore in realtà indica un’agenda che fa da indicatore sul profilo di sinistra che va per la maggiore. Il più recente quarto d’ora di celebrità sui giornali mainstream gli è arrivato per la polemica contro il governo che ha mandato le camice nere a Bologna. Ha proprio detto così, una cosa da chiamare due infermieri.
In realtà a Bologna la manifestazione di Casa Pound, gruppo di estrema destra dal quale siamo culturalmente lontanissimi, era autorizzata, e il diritto di parola vale anche per chi non la pensa come noi. Il percorso era stato concordato e Casa Pound aveva accettato di trattare e di rivederlo rispetto alle idee iniziali. Poi è successo che un gruppo di squadristi ha attaccato in massa le forze dell’ordine, ma erano squadristi rossi, figli di papà che giocano alla rivoluzione: collettivi, esponenti dei centri sociali. Hanno lanciato petardi, caricato la polizia, picchiato un passante che non la pensava come loro in quindici contro uno.
Insomma, la violenza è stata rossa, ma Lepore non ha detto una sillaba, non si è dissociato, non ha commentato il fatto che nel corteo di sinistra ci fosse anche la sua vice. Zero. Per lui il problema è che ci sono le camice nere mandate dal governo. E il mainstream lo ha preso pure sul serio, probabilmente anche grazie a un “curriculum” favorevole: ricordiamo, per esempio, che concesse lo spazio pubblico dove i ragazzi del centro sociale Làbas celebrarono un “funeral party” – una festa – nel giorno dei funerali di Silvio Berlusconi.
Un’altra trovata del sindaco Lepore è stata di scoperchiare una parte del fiume Reno in piena città (che era stata chiusa 75 anni fa dal primo amministratore comunista di Bologna, il Pci almeno erano gente seria), perché è bello fare la passeggiata in bicicletta o in monopattino lungo il fiume pensando alle magnifiche sorti gretine. Il risultato? Città disastrata, letteralmente sott’acqua, alla prima alluvione: non s’era mai vista una cosa così da prima del dopoguerra. Ancora, il sindaco è il padre della battaglia sul limite ai 30 km orari in città, che ovviamente ha determinato il peggioramento del traffico e l’aumento dell’inquinamento. Il motivo? Sentire il canto degli uccellini. Lepore è famoso anche per aver dato la caccia alle grigliate reazionarie: se le polveri sottili a Bologna superavano una certa soglia, scattava il divieto di barbecue, tanti reazionari alla salamella sono stati multati dai vigili (ma la salamella non era un feticcio della sinistra, della festa dell’Unità?).
Questi sono alcune spigolature dell’azione del nuovo illuminato leader della sinistra: se questa è l’agenda, è un’ottima notizia per il centrodestra, perché non vinceranno mai.