Liguria: sconfitta la magistratocrazia
Giovanni Sallusti · 28 Ottobre 2024
Cari ascoltatori, Marco Bucci è il nuovo presidente della Liguria, lo è in continuità con la scorsa legislatura, quella di Giovanni Toti: ha perso la “magistratocrazia”: intendiamo quell’abnorme esondazione, spesso patologica, del potere giudiziario che si spinge oltre le sue competenze, a partire dal pool di Mani pulite che convocava conferenze stampa come se fosse un partito: da allora non s’è più fermata, reiterando uno strabismo che la fa sempre debordare verso il lato destro, verso la coalizione politica del centro-destra.
L’ultimo caso di questo tracimare del potere giudiziario (o meglio dell’ordine giudiziario, qual è nel nostro assetto istituzionale) è avvenuto per l’appunto in Liguria. Si è votato prima della scadenza naturale perché con un allucinante dispiego di forze e risorse, saccheggiando la vita, le telefonate, gli incontri del governatore uscente Giovanni Toti, si è creato un teorema giudiziario secondo cui l’ottimo sviluppo che la Liguria ha vissuto sotto il governo del centro-destra era figlio del malaffare.
Il caso personale di Toti è infine approdato a un patteggiamento sull’accusa più labile, di “corruzione impropria”. Quindi Toti non è, come si è tentato di dipingerlo, un succedaneo di Al Capone; ma quel che impressiona veramente è il circo mediatico giudiziario che è stato allestito sulla Liguria con la solita sponda dei giornaloni, per poi finire in risacca con Report che, dopo aver annunciato sfracelli a une aperte, non è riuscito a far meglio che copiaincollare un po’ di accuse e di vuote espressioni moralistiche, tipo che Toti andava sugli yacht: ma se andare sugli yacht produce posti di lavoro, speriamo ci vada anche Bucci…
La spallata mediatico-giudiziaria era finalizzata chiaramente a restituire il pallino alla coalizione storicamente al potere in Liguria, cioè la sinistra – neanche il centro-sinistra, che su quelle sponde si è ampiamente perso per strada – insomma ripristinare lo status quo. Il centro-destra ha riequilibrato l’inclinazione di questo piano. Gli elettori liguri non hanno l’anello al naso, non sono giornalisti del Fatto quotidiano che si bevono le veline delle Procure: sono gente con i piedi nella realtà, e nella quotidianità hanno vissuto il buon governo della loro Regione, e alla prova del voto hanno fatto la loro scelta.
Mettiamo allora a referto che la spallata giudiziaria ordita per celebrare la reincoronazione della coalizione di sinistra non ha dato il risultato da costoro sperato: la magistratocrazia ha perso e questo per ogni liberale è un’ottima notizia.
Blanca Di 28 Ottobre 2024 alle 22:45
Vi ringraziamo per questa informazione. Sono una venezuelana docp in via de estinzione e non possiamo che cellebrare questo risultato. La magistratocrazia nel Venezuela raffrenda l’ennesima frode ellettorale dell’illegitimo boss del Venezuela. Esso, sostenuto dalla trama delle internazionali sx del pianeta -anche se apparentemente certuni di loro fingono cotraposizioni- si accinge a perpretare un nuovo periodo della tirannide di orrore e terrore, di veste hitleriana nel nostro paese. Poter ancora non solo votare bensì ellegere è un grande privilegio per la popolazione ligure. benedica l’Altissimo la Città di Genova attraverso questa nuova Amministrazione regionale.
Blanca Briceno cofondatore di AiresVen (Apoyo Internacional a la Resistencia venezolana) [propositiva, nonviolenta, seguaci di Gesù].