Un nuovo ordine mondiale contro l’ordine mondiale

· 14 Ottobre 2024


Ecco la prima puntata di una nuova rubrica di Radio Libertà, che esordisce oggi con la conduzione di Giulio Cainarca: “Auto da fé”. Il titolo di questa rubrica è ispirato a un grande romanzo pubblicato nel 1935 tra le due guerre mondiali, in piena espansione di una stagione di dittature. “Auto da fé” fu scritto da Elias Canetti, premio Nobel per la letteratura nel 1981, che nacque in Bulgaria nel 1905 da famiglia ebraica di lingua spagnola e visse lungamente a Vienna, poi a Londra e in Svizzera, dove morì nel 1994. “Auto da fé” è un’espressione portoghese che significa “atto di fede”: era la proclamazione pubblica della sentenza dell’inquisizione spagnola contro gli eretici, dopodiché l’alternativa era l’abiura o la condanna. Con questo termine si definiva anche l’esecuzione materiale sul rogo e le relative cerimonie di accompagnamento. Anche oggi gli eretici, quelli che non la pensano come la pensa la maggioranza di quelli che la pensano “giusta”, se la passano male. 

La seconda suggestione è la tripartizione del libro di Canetti: una testa senza mondo, un mondo senza testa, il mondo nella testa. In quale di questi capitoli stiamo vivendo? La testa senza mondo è l’ideologia, il fanatismo. Il mondo senza testa lo vediamo come l’apparente mancanza di regole, lo spaesamento davanti a una realtà che non corrisponde alle nostre idee, l’oggettiva violenza del mondo. Il mondo nella testa, invece, è il tentativo di farsi un’idea e di vivere in armonia con il mondo.

Il primo ospite con cui Giulio Cainarca discute di temi di attualità, di economia e di geopolitica è Riccardo Ruggeri, torinese, figlio e nipote di operai della Fiat, operaio anch’egli, poi amministratore delegato di molte aziende Fiat, editore, scrittore e fondatore di un’iniziativa giornalistica innovativa, Zafferano.news: Israele tra forza e debolezza, Putin che minaccia ma non può usare l’atomica però la può vedere, il ruolo delle grandi multinazionali nei conflitti, la pace che non è altro che un time-out fra una guerra e quella dopo, tutti gli errori sulle auto elettriche che adesso neppure i ladri vogliono…


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