Se governare è più grave che falciare una famiglia

· 9 Ottobre 2024


Cari ascoltatori, vorrei proporvi due spezzoni di cronaca contemporanea. Il primo è il caso di Angelika Hutter, designer tedesca di 34 anni, che il 6 luglio 2023, guidando a folle velocità nel centro abitato di Santo Stefano di Cadore, provincia di Belluno, travolse e uccise un’intera famiglia: un bambino di due anni, Mattia, suo padre Marco Antonello, 47 anni, e sua nonna, Maria Grazia Zuin, 65 anni, mentre la madre rimase ferita.

L’avvocato di questa signora un mese fa ha avanzato una richiesta di patteggiamento. Notizia di oggi, il pubblico ministero ha proposto un accordo di pena a 4 anni e 8 mesi, che bilancia aggravanti e attenuanti del caso, oltre allo stato di salute mentale dell’indagata, perché Angelika Hutter ora è in una struttura psichiatrica: andrà deciso quali saranno le misure di custodia alternative, ma non farà carcere. La giudice Elisabetta Scolozzi ha colto quest’intesa tra accusa e difesa e il 15 ottobre deciderà dove Angelika Hutter sconterà la pena, sicuramente inferiore ai 5 anni.

Il protagonista della seconda scena è Matteo Salvini, oggi ministro dei Trasporti e vicepremier del governo di centrodestra, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno. Salvini, come leader della Lega, si presentò alla campagna elettorale con un’agenda programmatica tra le cui priorità c’era il contrasto all’immigrazione clandestina: l’idea era che l’Italia non dovesse più essere il campo profughi di un continente intero che apriva le porte a chiunque, e che tra i diritti e anche i doveri di uno Stato-Nazione ci sia la tutela, la gestione, la sovranità sui propri confini. Una volta al governo, Salvini si regolò esattamente di conseguenza, applicò quest’agenda politica che aveva riscosso un rilevante consenso degli elettori.

Per aver fatto questo, come sapete tutti, Matteo Salvini è a processo per sequestro di persona. Mentre il pm di Catania aveva archiviato un caso analogo a suo carico, quello della nave Gregoretti, in nome del principio liberale della separazione dei poteri, per Open Arms il pm di Palermo ha chiesto 6 anni. Il 18 ottobre ci sarà l’arringa della difesa, poi si andrà a sentenza.

A oggi dunque ci sono queste due fotografie, al di là della tecnica, delle perizie, degli incartamenti. Una persona che ha cancellato una famiglia, compreso un bambino di 2 anni, farà meno di 5 anni e non in carcere; un politico che ha applicato una linea politica che fra l’altro ormai stanno applicando tutti i governanti europei, di destra e di sinistra (per esempio Olaf Scholz in Germania, da tempo Emmanuel Macron con il confine italiano) rischia 6 anni di carcere. A noi sembra di vivere in una contemporaneità impazzita.


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *




Radio Libertà

Background