Ecco perché i cantautori non sono dei poeti

· 4 Ottobre 2024


Questa settimana per Alta tiratura Alessandro Gnocchi ci racconta da Trevis – dove si trova per il premio Comisso, dove è finalista con il saggio “Burroughs. Il virus della parola” (Polidoro editore, 152 pagine, 15 euro) – le tecniche e gli algoritmi con cui oggi è possibile promuovere (e vendere) un libro, dimostrando che le recensioni sui libri non raggiungono più questo scopo; e ci spiega perché cantautori e poeti non sono la stessa cosa.

La questione è tornata alla ribalta perché nei giorni scorsi è morto il grande cantante country kris kristofferson, notissimo anche come volto del cinema (ricordate “È nata una stella” con Barbra Streisand?). Questo è stato un personaggio dalla vita avventurosa: si narra che per riuscire a far ascoltare le sue canzoni a Johnny Cash gli sia atterrato in giardino con un elicottero, che aveva imparato a pilotare nell’esercito. Cash non gli ha sparato e il giovane Kristofferson ha dvto così il via alla sua carriera di autore di bellissime canzoni.

Per affrontare il tema canzone-poesia, Gnocchi fa riferimento a Bob Dylan, il quale, dopo varie titubanze, mandò Patty Smith a ritirare il premio Nobel consegnandole anche un discorso in cui diceva che i testi delle canzoni non sono poesie, quindi non sono letteratura, perché il testo di una canzone, per quanto possa essere ben scritto, non si può separare mai dalla musica e dalla interpretazione vocale del cantante.

Gnocchi cita un esempio di canzone può essere poesia nei brani di Lou Reed, i cui riferimenti letterari sono Saul Bellow e Delmore Schwartz. Fra gli italiani, l’Italia è patria per i cantautori, “indiziati di poesia” possono essere Francesco Guccini e Fabrizio De Andrè, che però la pensava come Dylan, mentre Guccini è meno prigioniero della musica e i suoi testi spesso di discostano dalla metrica. 

E poi ci sono i cantautori scrittori, come Johnny Cash (che aveva perfino una sorta di laurea in studi biblici e ha scritto anche un libro sulla figura di San Paolo) e Nick Cave, che ha alternato la carriera musicale con quella di scrittore con ottimi risultati.


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