La sinistra vuole più immigrati, Salvini meno. E lo processano
Giovanni Sallusti · 30 Settembre 2024
Cari ascoltatori, sono state depositate in Cassazione le 637mila firme raccolte dalle opposizioni per l’imprescindibile referendum che mira a ridurre i tempi di concessione della cittadinanza italiana da 10 a 5 anni. Ovviamente il bel mondo progressista ha suonato grandi squilli di tromba, ma questo referendum è una priorità? No, non lo è, e a dimostrarlo sono i numeri, che non sono riducibili a un’ideologia: secondo Eurostat nel 2022 l’Italia è stato il Paese europeo che ha dato più cittadinanze, quasi 214 mila. Non è neanche un primato estemporaneo, perché è prima da dieci anni fra tutti i Paesi Ue, con 1 milione 463 mila stranieri. Per cui, cari Repubblica, Stampa, Corriere, tutti i giornaloni in coro, questo referendum non è una priorità.
Stando quindi a Eurostat, la realtà assomiglia moltissimo a quella che anche oggi il ministro Salvini ha dipinto a margine di un convegno a Milano: tra le altre cose, ha detto una cosa evidente a tutti, cioè che nelle stazioni ferroviarie delle grandi città italiane ci sono troppi delinquenti stranieri che si aggiungono ai delinquenti italiani. Salvini ha continuato: “Sono orgoglioso di aver ridotto l’arrivo di delinquenti e se venissi condannato non verrebbe condannato un ministro, ma un’idea che gli italiani hanno votato, hanno sostenuto: controllare chi entra e chi esce dal Paese. Se dovessi essere condannato a festeggiare sarebbero gli scafisti e i trafficanti”.
Questa è la grande anomalia: il processo a Matteo Salvini, al netto dei tecnicismi e dei codicilli che gli imputano, è un processo politico, perché sul banco degli imputati c’è la linea politica su cui lui aveva ricevuto il mandato elettorale e che stava portando avanti. Fra l’altro è la medesima linea che si sta diffondendo in tutti i Paesi europei, quelli di sinistra in primis: la Germania di Scholz in alcuni frangenti ha sospeso Schengen sostenendo che questo impatto di flussi migratori non è sostenibile; in Francia Macron si regola così a Ventimiglia da anni, e in modi anche molto violenti.
Ecco, lo scontro è l’ideologia contro i numeri. Il popolo votante si esprimerà liberamente, ed è sacrosanto, è sempre un bene. Ma la realtà è che avere il record di cittadinanze statisticamente aumenta la possibilità della delinquenza straniera; tuttavia in Italia chi coltiva una politica diversa dall’ideologia dell’apertura totale, finisce sotto processo. E questa specie di schizofrenia è tutta nostra, è un altro primato che abbiamo in Europa e in Occidente.