Bonelli tira fuori le palle: “Il campo largo non esiste”
Giovanni Sallusti · 27 Settembre 2024
Cari ascoltatori, stamattina il nostro eroe di giornata è Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi e co-leader di Alleanza Verdi e Sinistra, e questo grazie alla frase felicemente anomala che gli è uscita ieri: intercettato dai giornalisti mentre si avviava a depositare in Cassazione le firme sul referendum contro l’autonomia, ha detto “io lo ripeto sempre, il campo largo non esiste, perché se esistesse avremmo una situazione differente”.
Anche Daniele Capezzone su Libero ha notato questo momento d’improvvisa sincerità, che fosse volontaria o involontaria. Sta di fatto che Bonelli ha emesso il certificato di morte politica del campo largo, di quest’accozzaglia il cui unico scopo non è di proporre, ma sempre e solo di cercare di fermare qualcosa, nel caso di ieri l’autonomia differenziata.
A validare immediatamente la dichiarazione bonelliana è stato poi il circo che si è scatenato sulle nomine Rai, per le quali le opposizioni non hanno trovato una minima quadra: Elly Schlein ha chiamato tutti sull’aventino contro Telemeloni, ma nessuno l’ha considerata e ognuno è andato per conto proprio. Conte ha votato i suoi, Fratoianni e Bonelli si sono votati fra loro e il fronte delle opposizioni si è di nuovo squagliato.
L’ex campo largo è anche peggio di quelli precedenti, perché questa moda di centrosinistra dura dal 1994, ricordate Clemente Mastella e Fausto Bertinotti coagulati alla corte di Romano Prodi? Almeno loro avevano messo insieme un cartello elettorale che poteva vincere o perdere contro Berlusconi, dopo di che ricominciava a litigare; questi qua invece non ci arrivano neppure, sono rimasti alla finzione dichiarata, che non va mai oltre a dire di no al governo. Non sappiamo se a Bonelli la frase sia uscita per sbaglio, ma per oggi lo nominiamo nostro eroe.