L’estrema follia woke: i bambini trans!

· 26 Settembre 2024


Cari ascoltatori, l’ennesima conferma del fatto che il woke, l’ideologia arcobaleno, l’estremismo politicamente corretto costituiscono il volto di un totalitarismo indiretto, subdolo, perbene, arriva da Roma. Ecco il nuovo caso, direi estremo: il prossimo 28 settembre all’Università Roma Tre è in programma un laboratorio per bambin* – esatto, i bambin-asterisco – “trans e gender creative, un progetto di ricerca con strumenti ludico-creativi per ascoltare e accogliere le storie di bambin* e ragazz* 5-14 anni condotto da un ricercator* della comunità e da un’insegnante motessoriana”. Questa follia è stata organizzata dal Dipartimento di scienza della formazione, corrisponde a un bando, quindi prevede l’utilizzo di fondi pubblici, e ha ricevuto, recita la locandina, “l’approvazione del comitato etico dell’Università Roma Tre”: il che dimostra che quando c’è un comitato etico c’è ideologia, e nel mirino ci finiscono sempre la libertà individuale e il minimo ancoraggio alla realtà.

Qual è il punto veramente inquietante? Secondo noi è la dimostrazione finale del fatto che il wokismo è un totalitarismo che imprigiona nel proprio alfabeto ideologico i bambini: come avveniva nelle dittature del Novecento, dure, esplicitamente violente, assassine. I bambini erano la prima ossessione dei regimi, perché la formazione e l’indottrinamento erano i loro strumenti essenziali: in Germania c’era la gioventù hitleriana, in Italia i Balilla, in Unione Sovietica c’era l’Unione della gioventù comunista.

Questo è ciò che oggi fa il woke, ed è in agenda all’Università Roma Tre: ci vogliono davvero convincere che un bambino di cinque o sei anni, o anche dieci o dodici, possa autodefinirsi transessuale, possa essere soggetto attivo e consapevole di un processo di transizione sessuale. Costoro si scontrano allegramente con qualunque ovvietà scientifica, empirica, esistenziale: è straniante doverlo ribadire, Freud è esistito e basterebbe leggerne un riassunto, a quelle età la sessualità è in delicata formazione, e invece niente, secondo costoro i bambini hanno già chiara la loro sessualità (e già questa è una follia), anzi avrebbero chiaro anche che è una sessualità in transizione (follia al quadrato). Noi troviamo nauseabondo non solo l’utilizzo ma anche la sola citazione dei bambini, anzi i bambin-asterisco, come vuole questa assurda neolingua che rappresenta un’assurda ideologia, violenta e totalitaria.


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