Il vero femminista è Donald Trump

· 2 Settembre 2024


Nella nostra rubrica settimanale “Te la ridò io l’America”, Matteo De Sio racconta come Donald Trump si sia espresso con posizioni vicine alle donne in due argomenti: l’aborto e la fecondazione assistita. Il candidato repubblicano (ricordiamo che nel 2022 la Corte suprema ha stabilito che le determinazioni in tema di aborto siano competenza non più federale ma dei singoli Stati americani), intervistato dalla rete televisiva NBC e dal tabloid britannico Daily Mail, ha dichiarato che al prossimo referendum su questo tema, che si terrà a novembre contestualmente alle elezioni presidenziali nella “sua” Florida e in altri nove Stati, voterà a favore della scelta di rendere meno restrittive le norme attuali, che ora limitano la libertà di aborto alle prime sei settimane.

Il cosiddetto Emendamento 4, che verrebbe introdotto nel caso in cui fosse approvato il referendum, porterebbe il limite a 24 settimane. Trump, pur senza fare riferimento alle specifiche indicazioni dell’emendamento, ha detto: “So come voterò. Voglio più di sei settimane. Penso che sei settimane siano un errore. E lo dirò presto, ma voglio più di sei settimane. In Florida abbiamo un regolamento di sei settimane, ed è su questo che si voterà, e credo che dovrebbe essere più di sei settimane”.

Nello stesso contesto, in tema di fecondazione assistita, Trump ha promesso che se verrà eletto garantirà trattamenti pagati dallo Stato o dalle assicurazioni sanitarie alle donne che per avere un figlio sceglieranno la fecondazione in vitro: “Sono favorevole alla fecondazione in vitro, perché vogliamo più bambini”.


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