Con Mélenchon gli ebrei hanno paura
Alessandra Mori · 25 Luglio 2024
“Dopo l’affermazione alle urne di Jean-Luc Mélenchon gli ebrei vivono con grande timore. Melenchon al potere oggi per un ebreo in Francia crea un grande problema. Domenica sera abbiamo visto in piazza più bandiere palestinesi che francesi e questo non va bene. Credo che dobbiamo prepararci e anche Israele si deve preparare, nei prossimi mesi ci sarà un’emigrazione in massa di ebrei dalla Francia verso Israele”. A parlare è Johanna Arbib, assessore ai rapporti internazionali della comunità ebraica di Roma, che in questa puntata di “Rumore”, ha analizzato insieme con la condirettrice di AGCnews Graziella Giangiulio i pericoli che si vanno delineando dopo l’esito delle urne in Francia.
La partenza degli ebrei dalla Francia, secondo Airbib, sarebbe un terremoto per il Paese: “In Nord Africa, per esempio, c’erano oltre un milione di ebrei, oggi non ce ne sono più, e dopo la partenza delle comunità ebraiche questi Paesi sono caduti nell’abisso. È questo che si rischia: se parte la comunità ebraica francese, la Francia cade nell’abisso. È importante che la comunità ebraica sia salda, aiuta il Paese, fa da deterrente”.
Mélenchon, sottolinea Joahnna Airbib, è a fianco di un gruppo di estremisti islamici, non di uno Stato: “Riconoscere uno Stato palestinese, alla luce di quello che è successo il 7 ottobre e gli sviluppi geopolitici da allora a oggi, vorrebbe dire dare un premio al terrorismo di Hamas. La Spagna e la Norvegia lo hanno fatto e hanno dato un messaggio geopolitico sbagliatissimo. Io non mi aspetto che un Paese come la Francia, che dovrebbe essere un bastione della democrazia, premi il terrorismo”. Airbib ha delineato come Hamas agisca secondo un puro criterio di violenza, perfino contro i palestinesi stessi: “La violenza di questi terroristi è indirizzata contro gli ebrei, ma anche i palestinesi stessi vengono solo utilizzati: mi è capitato di vedere l’immagine di un palestinese linciato dai terroristi di Hamas perché aveva preso cibo che ritenevano fosse loro”.
Per questo non ci sono spazi per poter interloquire con Mélenchon: “Un’alternativa di centro sarebbe più interessante, ma oggi è un’ipotesi complicata. Spero e auspico che Macron il Primo ministro Attali, come hanno detto, non si siedano al tavolo con gli estremisti di France insumise”.