Sanità a sud? l’autonomia può solo far meglio

· 23 Luglio 2024


In questa puntata di “Regioniamoci sopra,” Giuliano Zulin continua con l’analisi dei parametri di efficienza delle Regioni italiane, in particolare quelle a statuto ordinario. Fra tutti, spiccano due fatti: il primo riguarda la Sanità, che per i detrattori è il comparto che soffrirebbe di più l’autonomia differenziata. 

Zulin osserva: la sanità è finanziata principalmente dalla cosiddetta compartecipazione Iva. Una regione che con il suo gettito non riesce a finanziare il proprio fabbisogno sanitario infatti riceve maggiore Iva  dallo Stato, che prende questi soldi, come solidarietà, dalle regioni che invece hanno una situazione opposta, cioè hanno un surplus. Quindi sono più efficienti. dai dati 2013-2019 (anni scelti per tagliare fuori il periodo covid), le Regioni che danno di più sono, nell’ordine, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto, Piemonte, Liguria e Toscana. Le Regioni meno efficienti, e che quindi ricevono questo fondo di solidarietà, sono, in ordine peggiorativo, Marche Umbria, Abruzzo, Puglia, Campania, Calabria, Basilicata e Molise.

Il punto, ragiona Zulin, è che bisogna rivedere la base del finanziamento, cioè fare in modo che non sia più un calderone di denaro che va allo Stato centrale, il quale lo divide poi senza andare a verificare l’effettiva spesa e le ragioni di questa spesa. Se i cittadini scappano per andare a curarsi in altre Regioni vuol dire che la qualità della spesa sanitaria è completamente da rivedere… Con l’autonomia differenziata questo calderone scomparirebbe, e al suo posto verrebbero stipulati accordi fra le Regioni, con in più un controllo effettivo della spesa, dando a tutti la possibilità (e la responsabilità) di migliorare l’efficienza dei servizi.

Il secondo fatto viene dalle analisi dell’Università di Göteborg, che ha messo a punto un indicatore accreditato dalla Commissione Ue, l’European Quality of Government Index, che si basa su un paniere di parametri fondati sulla percezione dei cittadini sul governo territoriale. Da queste tabelle emerge che quest’anno le Regioni con un valore inferiore alla media italiana sono Molise (la peggiore), Calabria, Campania, Emilia Romagna, Basilicata, Lazio, Umbria e Abruzzo. Ma la sorpresa si trova al capo opposto: a salire, le migliori risultano Toscana, Veneto, Piemonte, Lombardia; e in testa abbiamo la Liguria. Proprio, osserva Zulin, la Regione il cui governatore da un paio di mesi è agli arresti domiciliari per un’inchiesta che ha portato i leader dell’opposizione in piazza a chiederne le dimissioni. Un’inchiesta che è ancora lontana dal tribunale, da un giudizio che porti a una sentenza. Eppure abbiamo letto sui giornali e visto in tivù una serie di aggressioni come se fosse già stabilito che il sistema Liguria fosse gestito in maniera delinquenziale. E intanto, per i cittadini liguri la loro Regione è la più efficiente d’Italia…


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