Salvini sta con Trump e dà scandalo perché è normale
Giovanni Sallusti · 22 Luglio 2024
Cari ascoltatori, vi siete accorti che fra noi c’è un alieno? Si chiama Matteo Salvini. Perché sul pianeta Terra, a quanto pare, essere di destra, come la Lega guidata da Matteo Salvini, è come venire da qualche altro mondo. E così lo è essere sovranisti nel senso di tenere alla sovranità popolare e della tutela delle Nazioni, diversamente da quanto fanno le burocrazie tecnocratiche; lo è essere conservatori, cioè custodi dell’eredità culturale occidentale insidiata dalla sbronza woke, lo è essere liberali con la “i”, non liberal, cioè attenti alla libera impresa, alla libertà di pensiero rispetto alla cappa del politicamente corretto.
Insomma, essere di destra e stare con chi è come te a quanto pare è bizzarro, quasi inaccettabile. Matteo Salvini e la Lega, dopo essersi schierati al fianco di Marine Le Pen e non aver neanche fatto finta di esaminare un possibile flirt con l’establishment incarnato da Ursula, sono rimasti linearmente sulle proprie posizioni: ma pare che questo sia indice di impresentabilità. Così è stato steso l’ormai celebre cordone sanitario sui Patrioti, che sono pur sempre il terzo gruppo all’Europarlamento.
E adesso è diventata una cosa incredibile che Salvini pubblichi un tweet a favore di Trump perché la pensa come lui. Ieri ha dichiarato: “Biden, che il grande Trump ha definito il peggior presidente Usa della storia, ha finalmente annunciato il ritiro dalla corsa per la Casa Bianca, offrendo il suo sostegno alla vice Kamala Harris”. Cioè, ha scritto una cronaca aggiungendo che condivide il giudizio di Trump su quella cronaca. Non sembra una cosa particolarmente scandalosa. Matteo Salvini ha dichiarato fin dai quattro anni di Trump alla Casa Bianca di riconoscersi nella sua agenda, cioè in un’agenda occidentalista, nazionalista nel senso del riconoscimento degli Stati-nazione, antiglobalista nel senso di avverso a una globalizzazione farlocca che è solo un regalo alla Cina.
È stato sorprendete notare che in tutti i talk di ieri sera, anche in uno in cui partecipava il sottoscritto, questa cosa era vissuta malissimo. Come si permette Salvini di essere di destra e quindi di dire che la pensa come Trump? Finché va in scena la commedia umana dei talk show, finché te lo dice Luca Sommi del Fatto Quotidiano ci può anche stare. Ma quando il vicepremier Antonio Tajani, che è anche ministro degli Esteri, si sente di fare una precisazione, ecco, questo sì che suona bizzarro: Tajani è intervenuto a ruota di Salvini e ha detto: chiunque sarà il prossimo presidente noi ci lavoreremo bene, che sia Trump o che sia Harris.
Questa è un’ovvietà, la Lega ha pur votato tutti gli aiuti all’Ucraina, parte integrante dell’agenda Biden. Salvini non ha insinuato che non si lavora bene con i democratici americani o che metterebbe in discussione l’Alleanza atlantica: ha detto che è d’accordo con Trump e che spera che vinca Trump. Per questo non si può non spezzare una lancia in favore dell’alieno: sapete chi è, come la pensa e con chi sta. Di questi tempi non è mica poco.