E poi si chiedono perché in Europa la destra vince

· 1 Luglio 2024


Cari ascoltatori, fuori dal politichese, questa sera la domanda è: chissà perché in Europa soffia un vento di destra? Al di là dei caminetti, dei blocchi repubblicani contro lo “spettro nero” che si stende sulla Francia, delle liturgie di palazzo sempre più stanche che cercano di negare o contenere questo vento, qual è la sua genesi? Ci viene in soccorso la cronaca, che ha il pregio di essere non ideologica, bensì descrittiva. Vi raccontiamo la storia della tragica morte di Philippos Tsanis , un ventenne di origine greco-polacca che è stato ucciso in Westfalia, in Germania.

I fatti risalgono il 22 giugno, un giorno felice per Philippos, perché partecipava ai festeggiamenti per il diploma della sorella. La festa si è prolungata fino a tarda notte e a un certo punto è scoppiato un alterco: Philippos e i suoi amici sono stati circondati da una ventina di persone, le cronache dicono che si trattava di musulmani. Tra essi il più determinato era un 18enne di origine siriana, arrivato in Germania nel 2016, che avrebbe sferrato i colpi letali, accanendosi su Philippos mentre era già a terra. Come mai proprio su di lui? Un elemento di cronaca è che Philippos aveva una croce al collo, il simbolo della cristianità, la quale appartiene alla cultura secolare della Germania, dell’Europa e dell’Occidente: cosa che evidentemente nelle città della Germania, dell’Europa e dell’Occidente è pericoloso ricordare. Pare infatti che il ragazzo sia stato circondato, aggredito e pestato a morte perché aveva questa croce al collo.

È sufficiente buttare l’occhio fuori dalle stanze ammuffite delle istituzioni per capire come mai soffia questo vento di destra, e con percentuali clamorose: è difficile immaginare che un terzo dei francesi, che gran parte dei tedeschi, che gli italiani i quali in questi anni hanno continuato a premiare i partiti di destra e centrodestra, tutti quanti siano una banda di estremisti impazziti. Ci sono invece in Europa dei problemi irrisolti che stanno andando fuori controllo, per esempio la gestione dell’immigrazione e della sicurezza urbana; così come è drammatica l’assenza di consapevolezza da parte della sinistra o comunque delle classi dirigenti europee, perché non hanno visto che i due problemi sono saldati, che gestire l’immigrazione senza contemplare anche la sicurezza è frutto di un approccio ideologico fallimentare.
Siamo a un punto di non ritorno. Siamo oltre Houellebecq, siamo forse anche oltre la Fallaci: siamo al fatto che questo ventenne è stato ucciso perché aveva un crocifisso al collo.

Per questo allora suggerisco ai colleghi, agli analisti col sopracciglio sempre alzato, ai liberali schifiltosi che fanno l’esame di liberalismo sempre e solo alla destra: uscite dalle vostre redazioni, dai vostri uffici, alzate la testa dalle vostre tastiere, guardate la realtà in Europa. Perché è piena di casi come quello di Philippos. E nelle vostre analisi tenete conto di questa realtà.


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