Botteri da orbi: crede ancora che biden vincerà

· 28 Giugno 2024


Cari ascoltatori, alla fine abbiamo visto qualcosa che pensavamo fosse impossibile: qualcuno sostiene che al dibattito di stanotte Joe Biden non sia andato poi così male, e che per il più che ottuagenario candidato democratico ci sia ancora speranza, nonostante sia stato scaricato ormai da quasi tutti, dai giornaloni, da parti dell’establishment democratico, dal New York Times, e anche da molti intellò di casa nostra. Perché tutti si sono resi conto del problema “strutturale” della candidatura Biden, da ieri palese anche ai più distratti. Quel qualcuno che invece non se n’è accorto è l’irriducibile Giovanna Botteri, profetessa del luogocomunismo Rai, storica inviata in America, in Cina, in Francia.

Giovanna Botteri era inviata negli Stati Uniti durante il mandato Trump, e si faceva notare per le sue cronache “lievemente” sbilanciate e faziose contro l’allora presidente. Per esempio, quando Trump impose delle sanzioni contro la teocrazia assassina degli ayatollah, lei sostenne che con questa decisione il governo Usa aveva negato le ultime speranze ai giovani iraniani. Cioè ai giovani contro i quali quella teocrazia sparava. Una tesi perlomeno controintuitiva…

Quando venne inviata in Cina, invece, si dimostrò molto meno puntuta nelle sue critiche verso il potere, che presso il Dragone è incarnato da un partito unico. Però comunista. Quando nel 2019 si trovò a raccontare l’orrenda repressione che si stava verificando a Hong Kong, si adoperò per sminuirla il più possibile: sostenne che per quanto fosse vero che c’erano stati migliaia di arresti, attacchi con i lacrimogeni e pugno duro da parte della polizia, una vera repressione non c’era stata. Chiediamo: come avrebbe dovuto essere una repressione, se non quello? Fra l’altro vennero anche incarcerati i leader dell’opposizione, che furono oggetto di pestaggi, mentre alcuni di essi, letteralmente, sparirono.

Niente, per Giovanna Botteri l’America di Trump era peggio. Stamattina però la giornalista si è superata: collegata a Omnibus, analizzando il “debate” ha lasciato di stucco un po’ tutti quando ha commentato il sondaggio post dibattito della Cnn, il cui esito era che secondo il 67% degli ascoltatori aveva vinto Trump e per il 33% aveva prevalso Biden. Botteri, infatti, ha detto serenamente che in realtà quel 67% per Trump è un risultato da poco.

Botteri però non ha spiegato che quella percentuale era sul campione raccolto fra gli spettatori della Cnn, i quali, diciamo, pendono verso l’ala liberal, quindi un campione non esaustivo né troppo affidabile: non crediamo che tra i lavoratori della Rust belt, nel Kentucky, in Alabama, si annidi la maggioranza degli telespettatori della Cnn… Per fare un esempio: quando Trump sfidò e sconfisse Hillary Clinton, la Cnn a pochi giorni dal voto assegnò a Trump il 2% di possibilità di vincere.

Oggi, se la Cnn si piega a “concedere” un 67% di apprezzamento a Trump, che cosa stia accadendo è evidente a tutti. Tranne che a Giovanna Botteri, che continua ad aggrapparsi alle chance di Joe Biden. Siamo ammirati da tanta ostinazione e da una tale capacità di rifuggire dal reale.


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