Ehm, Tajani: il veto a Letta l’han messo gli italiani
Giovanni Sallusti · 22 Giugno 2024
Cari ascoltatori, stamattina ci tocca di nuovo Antonio Tajani, protagonista del retroscena politico in cui si tesse la tela dei nuovi equilibri europei, fra trattative, veti e controveti: un ambiente in cui Tajani si muove molto bene, avendo in passato ricoperto ruoli importanti all’interno dell’Unione.
Ebbene oggi, secondo quanto riporta Repubblica, ci siamo imbattuti in un Tajani diverso dal solito. Recentemente si comportava come un accigliato esaminatore delle politiche e della presentabilità altrui, spaccava il capello in quattro sulle posizioni di Marine Le Pen, che ormai ha coagulato attorno a sé tutto il centro-destra francese contro l’estremista di sinistra Malenchon. Ma per Tajani non va bene, Marine puzza ancora un po’, non è abbastanza moderata né abbastanza docile nei confronti dell’establishment. Neppure basta che, per esempio, Marine ponga l’identità cristiana dell’Europa come un valore assoluto: eppure è un tema cui Tajani dovrebbe essere sensibile.
E poi la sorpresa: il Tajani che abbiano scoperto stamane è un altro, è diventato di bocca buona, buonissima, perché a quanto pare si farebbe andar bene una nomina di Enrico Letta nelle istituzioni europee. Anzi, secondo Repubblica, starebbe addirittura caldeggiando l’ex leader Pd. Non è surreale che il capo di Forza Italia spinga un ex leader del Pd? Certo, potrebbe essere un’esagerazione o un auspicio di Repubblica, lo speriamo.
Secondo il quotidiano, Tajani non metterebbe veti su Enrico Letta, mentre Giorgia Meloni ne metterebbe uno su Mario Draghi. Ma è possibile che la scelta sia tra Mario Draghi e Enrico Letta? Una personalità di centrodestra è proprio esclusa dalla posizione destinata all’Italia nello scacchiere istituzionale europeo? Posizione che fra l’altro dovrà essere non secondaria, visto il peso storico del nostro Paese e il peso strategico dell’attuale governo italiano su molti dossier, Ucraina in primis.
Il centrodestra ha vinto le ultime elezioni politiche, ha vinto le elezioni europee, ha la maggioranza nel Paese, tutti i partiti di centrodestra sono andati addirittura meglio alle europee che alle politiche, Forza Italia di Tajani compresa. E invece Tajani sponsorizzerebbe, o perlomeno non ostacolerebbe, il nome grottesco di Enrico Letta.
Bisognerà dire a Tajani che quel veto lo ha già dato il popolo italiano, e più volte: due anni fa quando lo ha sonoramente bocciato alle politiche, e di nuovo recentemente mostrando di gradire ancora una maggioranza di centrodestra. Insomma, mentre sarebbe logico portare al tavolo dell’Unione politiche di centrodestra, nelle segrete stanze si starebbe operando per il contrario, affinché Letta abbia un incarico: anche con l’avvallo di Tajani, che forse si è distratto e non si accorto che il popolo italiano gli ha già detto di no.