Affidi facili (e moltiplicati) a Torino, il Comune è nei guai
Giulio Cainarca · 13 Giugno 2024
Su La Stampa, Elisa Sola dà conto di un’inchiesta della Procura di Torino che coinvolge i Servizi Sociali del Comune: “Non riuscivo più a tollerare quello che vedevo”, ha detto un’ex dirigente comunale. La struttura del Comune di Torino denominata “Casa Affido” è accusata di aver spinto gli operatori ad aumentare gli affidi di bambini, spesso bypassando le regole e trascurando i conflitti di interesse. Si dovevano collezionare numeri alti sugli affidi: questa l’indicazione della struttura comunale, secondo l’accusa. Il Gup Stefano Sala ha scritto che è venuto alla luce “il fallimentare prodotto di un sistema pubblico di cura e protezione dei minori”.
Francesca Di 15 Giugno 2024 alle 9:24
buona anche i miei nipoti mi sono stati estratti e portati in comunità senza sappiamo dove sono dopo 8 anni che vivevano con noi nonni
Marzia Di 15 Giugno 2024 alle 9:38
Grazie. Parlarne è già un passo avanti per smantellare questo lurido business.
Liliana Pasqualino Di 23 Giugno 2024 alle 15:32
Sono anni che rubano bambini hai propri genitori e continuano a farlo, hanno reso bambini orfani con genitori in vita, gli impediscono di vederli con qualsisi scusa, il genitore viene accisato di qualsiasi suo comportamento che se non fosse messo sotto la lente di ingrandimento non sarebbero comportamenti anomali…si cerca solo ciò che non poace senza evidenzore i lati positivi di esso che probabilmente potrebbero essere maggiori.
Un comportamento da ghestapo da parte degli operatori e non di aiuto.
Io ne sono stata vittima con mio figlio nel 2008.
Gianluigi Di 2 Luglio 2024 alle 8:15
In tutto il Piemonte, e in tutta Italia esiste un sistema interno all’ordinamento giuridico e istituzionale che si avvale di “zone franche”, ambito di potere totalitario e criminogeno, sfuggente al controllo pubblico, che utilizza la sottrazione illecita di minori per motivazioni economiche, ideologiche e politiche (scambio di voti)